Cancro al seno, nuova tecnica non chirurgica lo elimina con gli ultrasuoni
Per la cura del cancro del seno si apre una nuova frontiera legata alla cura attraverso ultrasuoni, i quali dopo essere stai usati per localizzare il cancro, attraverso la Risonanza Magnetica, servono a generare onde di energia acustica ad alta intensità in grado di "estirpare" il cancro dal seno della donna colpita.
Lo studio è stato presentato alla Conferenza annuale della Società nordamericana di radiologia, da un gruppo di ricercatori coordinati dal dottor Alessandro Napoli, dell'Università La Sapienza di Roma, ed aveva come obiettivo quello di studiare metodi di lotta al cancro del seno che fossero selettivi colpendo solamente le cellule cancerogene senza provocare danni al tessuto circostante o a quello di altri organi.
I ricercatori hanno sperimentato questa nuova terapia su 12 pazienti nelle quali era stata individuata la neoplasia del seno attraverso una risonanza magnetica, con una diagnosi di cancro invasivo del seno duttale, utilizzando poi il calore prodotto dalle onde di energia acustica, con la tecnica MRgFUS, che significa "Trattamento altamente localizzato di bersagli tumorali, risparmiando il tessuto circostante".
Ognuna delle 12 donne coinvolte nella sperimentazione è stata trattata una sola volta e in dieci di loro il cancro è stato completamente eradicato, ed ai successivi controlli non sono state evidenziate cellule neoplastiche residue.
E' stato lo stesso dottor Napoli però a sottolineare che, nonostante i risultati fossero estremamente positivi, in ogni caso sarà opportuno fare altre verifiche prima di cantare vittoria, per avere dati più sicuri che potranno permettere di adottare la procedura a livello diffuso. Vedremo i risultati.
Forse è importante ricordare che questa nuova branca della oncologia, chiamata "oncologia interventistica", venne tenuta a battesimo nel 2006, durante la prima conferenza mondiale su questa nuova branca della medicina, a Cernobbio, nel corso dell'Intervention Oncology Sans Frontiéres Congress.
In quella occasione si parlò anche della possibilità di "cuocere un tumore", la cosiddetta termo ablazione, utilizzando i generatori di ultrasuoni focalizzati ad alta intensità che vengono guidati entro il corpo umano mediante risonanza magnetica.
Questa metodica, cosi come quella usata alla Sapienza, è una filone della medicina molto giovane che ebbe inizio più di trent'anni fa e che ora , dopo una lunga fase di sperimentazione, è giunta a far parte della pratica clinica da una diecina di anni.
Si tratta, secondo gli esperti, di un settore della medicina in forte sviluppo ma è soprattutto una area con una grande potenzialità per il futuro dei trattamenti dei tumori.
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7 dicembre 2013