Smi su convenzione, serve unità medici famiglia
«Fare polemiche inutili non serve, abbiamo bisogno di unità, di iniziative forti e condivise per rispondere adeguatamente alle richieste della categoria».
Così Salvo Calì, segretario generale dello Smi, replica alle dichiarazioni del segretario della Fimmg (Federazione medici famiglia) Giacomo Milillo, che mercoledì in merito alla partita legata al rinnovo della convenzione di medicina generale ha detto che «non c'è nessun motivo per scioperare». Calì ribadisce invece «la necessità dello stato di agitazione contro la proposta delle Regioni e l'assenza di intervento del ministero della Salute».Per Calì, la proposta della Sisac «è povera e insufficiente economicamente: una percentuale elevata degli incrementi (l'1,2%) è ingiustificatamente stornata alle trattative decentrate, non c'è traccia dello 0,8 regionale già concesso agli ospedalieri.
Con una mano - aggiunge - si danno briciole, con l'altra si elimina l'indennità informatica. E, sugli aspetti normativi il giudizio è ugualmente negativo».
Lo Smi fa quindi appello all'unità della categoria. «Noi crediamo - conclude Calì - che con l'unità e la determinazione è possibile tutelare gli interessi dei medici. Si può fare, ma serve una netta inversione di marcia».
Pagina pubblicata il 25 febbraio 2010