Medici, nel decreto Balduzzi le regole per contenere le denunce
Denunce contro i medici, nel Decreto Sanità le nuove norme che dovrebbero dare un freno al fenomeno.
Il pacchetto elaborato dal ministro Renato Balduzzi, chiamato Decretone sanità, dovrebbe essere discusso la prossima settimana dal Consiglio dei ministri.
Molte novità riguardano il personale sanitario e sono state anticipate dai sindacati nel corso della presentazione del Sanità Day che si è svolto a Roma.
Sotto la lente ci sono le nuove norme che riguardano la responsabilità professionale dei medici. Negli ultimi anni si è verificato un aumento importante delle denunce contro la categoria.
Sono molti gli studi legali che pubblicizzano la loro attività, sul web è un fiorire di annunci che invitano chi, si ritiene vittima di malasanità, ad agire legalmente.
Tutto ciò comporta un aumento della spesa sanitaria. La medicina difensiva messa in atto dalla categoria, proprio per difendersi da eventuali cause, ha portato ad un aumento delle prestazioni diagnostiche. Viene meno il concetto di "appropriatezza" della prestazione con una spesa annua che si aggira intorno ai 10 miliardi di euro, praticamente il 12% del totale.
La bozza discussa tra i sindacati e il ministro Balduzzi contiene nuove regole sulla responsabilità professionale. Si parla di tabelle di riferimento relative ai risarcimenti e della possibilità di ricorrere contro i medici solo nei casi di colpa grave o di dolo.
Massimo Cozza, segretario della Cgil Medici, ha anticipato inoltre la possibile creazione di un fondo di solidarietà da utilizzare per i maxi-risarcimenti. Un fondo che non avrebbe costi per lo Stato. Tra le altre novità possibili, c'è anche l'istituzione di un albo dei periti.
Inoltre potrebbe essere introdotta, per le compagnie assicurative che stipulano con i medici le polizze sui rischi professionali, la possibilità di poter recedere dal contratto soltanto dopo aver effettuato il risarcimento.
Lisa Canitano, medico e presidente di Vita di Donna, l'associazione che tutela la salute delle donne, ha commentato la notizia: "Il problema delle denunce nei confronti dei medici è un problema scottante. I professionisti hanno bisogno di lavorare senza l'incubo della ritorsione giuridica e i pazienti hanno bisogno di sapere che la medicina può essere dannosa anche quando viene fatta con le migliori intenzioni e con i migliori mezzi, e che non sempre è possibile diagnosticare né curare tutto. Il diffondersi della medicina low cost per ovviare ai costi è un altro fenomeno dannoso. Tanti esami fatti di corsa per risparmiare, senza ascoltare la storia del paziente portano solo ad altri esami che portano ad altri esami, in un circolo vizioso di autoprotezione del sistema e di danno per i pazienti e di spesa incontrollata. Il recente dato di un aumento per quanto lieve, dei tumori del cervello, per i giovani che hanno fatto più di una TAC nell'infanzia, ci dice quanto è lunga ancora la strada per fare una medicina appropriata, utile agli utenti, non costosa, ma non perché economica, eccellente per vocazione quotidiana e non per rarefatte e spesso aleatorie, professionalità".
20 giugno 2012