Soldi e regali ai medici in cambio di prescrizioni, 67 indagati
Avrebbero prescritto ormoni di ultima generazione, anche in dosi eccessive, a bambini con problemi di crescita, a pazienti diabetici e non solo. In cambio ricevevano regali e soldi, che giravano attraverso associazioni onlus e società congressuali, come compenso per false consulenze.
A fare da intermediari sarebbero stati gli informatori scientifici di una grossa azienda farmaceutica che a fronte delle prescrizioni di due tipi di farmaci a base di ormoni, promettevano denaro, viaggi all'estero, gioielli e computer.
Questa mattina all'alba i carabinieri dei NAS sono andati a trovarli. Un centinaio le abitazioni private e gli ambulatori perquisiti in 28 capoluoghi di provincia, da un capo all'altro dell'Italia.
Sono 67 i medici indagati. Specialisti presso strutture pubbliche e private in pediatria, endocrinologia e nefrologia, oltre a 12 dipendenti di un'azienda farmaceutica e il proprietario di un'azienda congressuale.
Associazione a delinquere, corruzione, istigazione, truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, falso e possibili danni alla salute. Questi i reati contestati.
Le indagini coordinate dalle procure di Rimini e Busto Arsizio, dicono i carabinieri, non finiranno qui.
L'azienda in questione sarebbe la Sandoz, ma fa sapere di non aver ricevuto nessuna comunicazione dalle autorità inquirenti.
In una nota ha chiarito che: "L'azienda non può escludere che tali attività siano riconducibili all'indagine avviata nel giugno 2011 dalla procura di Busto Arsizio. Sandoz ha sempre collaborato pienamente con le autorità inquirenti nell'ambito dell'indagine di Busto Arsizio e ha adottato le più severe misure disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti. L'azienda ha inoltre avviato nuovi ed ancora più stringenti controlli interni. L'indagine di Busto Arsizio è ancora pendente; pertanto per policy, Sandoz non rilascia commenti sui procedimenti ancora in corso".
17 ottobre 2012