Anoressica ha deciso di morire, il giudice dispone l'alimentazione forzata
Ha 32 anni la donna malata di anoressia a cui il giudice ha disposto l'alimentazione forzata andando contro il suo parere. La storia è stata raccontata dal quotidiano britannico The Telegraph.
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La donna da più di un anno non assume cibi solidi e le sue condizioni di salute sono preoccupanti. La sua è una battaglia che va avanti da tempo, lo scorso anno aveva sottoscritto dei moduli per rifiutare ogni tipo di cura che ne allungasse la vita.
La famiglia è dalla sua parte, i genitori difendono "il diritto della figlia a morire". Ma il giudice Peter Jackson della Court of Protection ha ora imposto un regime di alimentazione forzata che per la donna si tradurrà in un anno di contenzione fisica.
Il giudice sostiene che la ragazza "va nutrita a forza" perché "un giorno potrebbe scoprire di essere una persona speciale, la cui vita vale la pena di essere vissuta".
La storia della ragazza è durissima e spiega le ragioni della malattia. Dall'età di 4 anni fino agli 11 anni ha subito molestie sessuali. I genitori ne erano ignari. Poi a 14 anni la ragazza inizia ad accusare i primi disturbi alimentari. E' bulimica, mangia in modo compulsivo procurandosi poi il vomito, beve molto alcol.
All'età di 15 anni inizia ad essere seguita da uno specialista di disturbi alimentari. La ragazza arranca in questa sua dura esistenza, si iscrive all'università di medicina, sogna di fare il medico e di avere una famiglia.
Una relazione affettiva che fallisce la getta di nuovo nella malattia, riprende a bere. Passa 5 anni cercando di farsi curare, resta in cura in diversi centri specializzati. Nulla da fare, le sue condizioni di salute sono peggiorate al punto che il suo caso finisce in tribunale.
Lei vuole morire. Ha spiegato al giudice che "la sua vita e un vero tormento e che desidera soltanto morire in pace".
Una storia difficile da mandare giù ed è probabile che la decisione del giudice susciti un vespaio di polemiche politiche.
Quello dell'anoressia è un problema fin troppo sottovalutato in Italia, se ne parla poco e la soluzione è lasciata completamente nelle mani della famiglia.
I dati forniti dal Ministero della Salute, contenuti nel rapporto Eurispes del 2009 sono allarmanti. Si parla di un incremento medio annuo di circa 6 casi ogni 100 mila abitanti. Annualmente sono 3.500 le persone che si ammalano di anoressia alle quali vanni aggiunte altre 6 mila che si ammalano di bulimia. La stima dei malati di anoressia oscilla intorno alle 200 mila persone.
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Giugno 2016