Biologico non vuol dire più nutriente, la sintesi di uno studio
Biologico si o no? Una nuova ricerca riapre l'interrogativo che sempre ci si pone quando si parla di alimenti biologici. Se si ha bisogno di qualche certezza in merito ai benefici per la salute, anche questa volta occorrerà attendere.
L'Università di Stanford ha compiuto uno studio revisionale analizzando i diversi lavori pubblicati negli anni che vanno dal 1996 al 2001.
La sintesi espressa da Dena Bravata, autrice principale dello studio, è che "Non esistono quasi differenze tra prodotti alimentari coltivati biologicamente e quelli tradizionali".
Gli fa eco un'altra autrice della ricerca, Smith-Spangler, che spiega l'importanza di mangiare frutta e verdura "a prescindere da come sono state coltivate".
Quindi, secondo i ricercatori, almeno sotto il profilo nutrizionale, non vi sono differenze sostanziali tra prodotti i biologici e quelli coltivati in modo tradizionale con l'uso anche di pesticidi.
Secondo la ricerca, pubblicata su Annuals of Internal Medicine, anche la salute non sembrerebbe godere di maggiori vantaggi con gli alimenti biologici.
La realtà è che, mentre il mercato del biologico è in crescita, non esistono certezze che provengano da studi completi e di lungo termine sugli effetti prodotti da un'alimentazione biologica o prodotti coltivati invece in modo tradizionale.
Franco Weibel, l'esperto svizzero del Research Institute of Organic Agricolture di Frick, ha dichiarato a l'Espresso che "La scienza suggerisce che i residui di pesticidi nel cibo convenzionale siano inoffensivi. E non esistono, per ora, prove del contrario. Sta al consumatore decidere se crederci o no".
Ed è così che sembra che stiano ancora le cose, anche se uno studio condotto nel 2005 ha rilevato che la presenza di pesticidi nelle urine dei bambini è venuta completamente a mancare solo dopo pochi giorni di alimentazione biologica.
In attesa di stabilire se i pesticidi fanno male o no alla salute, come dice l'esperto, è il consumatore che deve decidere.
Noi crediamo che sia cosa saggia non mettere in tavola alimenti contenenti concimi chimici o fitofarmaci.
Insomma, preferiamo fasciarci la testa prima di rompercela.
Per approfondire:
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6 settembre 2012
