Natale, per non ingrassare i trucchi di una dieta pre-natalizia
Quello che è certo è che con le feste natalizie l'attenzione al proprio peso cala. Sono troppe le occasioni, tra pranzi, cene e merende, in cui è possibile fare il pieno di calorie.
La soluzione per non trovarsi con i chili di troppo è quella di giocare d'anticipo con una dieta ipocalorica da circa 1.100 calorie da iniziare una settimana prima delle performance alimentari di Natale.
La proposta viene da un esperto, Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienze dell'alimentazione (Sisa). Ed è proprio quella di limitare al minimo gli effetti gastronomici del Natale che poi si rivelano sui fianchi e l'addome.
Come spiega Migliaccio, nel periodo natalizio si "rischia di aumentare tra i due e i quattro chili, per questo è meglio giocare d'anticipo".
E allora vediamo come è possibile prepararsi in modo che il nostro organismo possa gestire al meglio lo tsunami calorico che finisce solo dopo l'Epifania.
Alla base della regime alimentare pre-natalizio proposto dall'esperto c'è un piatto tradizionale ma "sempre verde", il minestrone di verdure.
Verdure di stagione, ovviamente, con l'aggiunta di 40 grammi di pasta, di un cucchiaino d'olio e una spruzzata di parmigiano grattugiato. Un piatto semplice da consumare tre volte a settimana.
Per la giornata si può scegliere.
Ad esempio a colazione si può optare tra latte parzialmente scremato (max 100 millilitri) con un cucchiaino di zucchero e una fetta biscottata. Il caffè è a piacere (ma il cucchiaino di zucchero resta sempre uno solo, quindi bisogna scegliere dove metterlo).
Oppure, sempre per la colazione, si può scegliere il tè al posto del latte, ma sempre con un cucchiaino di zucchero. Però, grazie alla mancanza delle calorie del latte, le fette biscottate possono essere due, anziché una.
A metà mattina è consentito un cappuccino, oppure della frutta scegliendo tra due mandarini, un'arancia, una mela, un kiwi, una piccola banana o, al massimo, due etti di ananas.
Siamo al pranzo, qui l'indicazione vale per tutta la settima. E' possibile alternare alcuni alimenti fermo restando che come condimento è concesso al massimo un cucchiaio d'olivo extravergine d'oliva, ma c'è anche la possibilità di consumare mezza rosetta.
A pranzo quindi si possono alternare ottanta grammi di tonno al naturale sgocciolato, due hamburger da 70 grammi l'uno, due uova (potete farle in camicia o alla coque, ma anche sode), 70 grammi di formaggio light, arrosto di tacchino, salmone affumicato.
Come contorno, le verdure sono a piacere.
Nel pomeriggio ci si può concedere del tè (sempre con il solito cucchiaino di zucchero) accompagnato da un paio di fette biscottate.
A cena si può consumare carne o pesce preparati secondo le proprie abitudini. La verdura, sempre presente, può fare da contorno. Il pane deve essere poco oppure si può optare per 150 grammi di legumi o di patate.
Migliaccio spiega che questo tipo di dieta può, in generale, essere seguita da tutti ma, avverte, "è preferibile che chi ha particolari patologie consulti il proprio medico".
Insomma, iniziando con questo regime alimentare una settimana prima dei grandi festeggiamenti, si dovrebbe essere al riparo dall'aumentare il proprio peso anche se ci lasciamo un po' andare ai piaceri della gola e della convivialità.
Secondo i calcoli di un altro esperto, durante le festività natalizie si introducono mediamente 14 mila calorie in più.
Il conto è presto fatto, tra Natale e l'Epifania, ne assumiamo circa mille in più ogni giorno, calorie che tradotte in peso corporeo si trasformano in circa 2 kg di peso in eccesso.
Se nonostante la dieta che gioca d'anticipo il peso corporeo dovesse aumentare, tutti tranquilli, ci ritroveremo qui a spiegare come sarà possibile rimediare.
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3 dicembre 2013