Aborto, Turco si appella a donne, difendete 194
E' un vero e proprio appello quello che il ministro della Salute Livia Turco ha rivolto ieri alle donne immigrate, riunite a Roma alla conferenza organizzata per il decimo anniversario dell'associazione 'Nodi'.
Il ministro invita le donne a far ascoltare la propria voce in un "dibattito strampalato, in cui gli uomini parlano di voi senza darvi la parola".
"Inventatevi qualcosa - afferma rivolta a una platea multietnica - per prendere la parola in difesa di una legge, la 194, a cui sono affezionatissima. Pensiamo a qualcosa per fare ascoltare la nostra voce, ad esempio un documento, una poesia in cui sarete voi a prendere la parola per raccontare la vostra esperienza e spiegare agli altri cosa significa la maternità".
Secondo la responsabile della sanità italiana, il dibattito in corso sull'aborto dovrebbe avere "più rispetto per la vita delle persone. Le donne sanno: chi più di voi può dire e raccontare?". Il ministro sostiene che nel dibattito in corso la voce femminile viene ignorata.
"Dove è scritto - chiede - che a parlarne debbano essere uomini? Parlano di voi senza darvi ascolto. C'è bisogno di una ripresa della parola, di una pluralità di voci in cui deve essere ascoltata anche la vostra. Per questo confido proprio in un'alleanza tra le donne".
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Pagina pubblicata il 05 febbraio 2008