Aborto, più rischi se l'uomo e un over 40
L'età, è ritenuta da sempre un vero incubo per le donne che aspirano alla maternità e che hanno superato i 35 anni.
I ginecologi ed i biologi sono pronti con il pollice verso il basso a decretare l'ingresso nella zona grigia, quella che in pochi anni, progressivamente, traghetterà verso l'ipofertilità e, per una coppia non feconda, la strada sarà sempre più in salita anche con la fecondazione in vitro.
'Oggi, lo scenario si deve ampliare', afferma la dottoressa Stephanie Belloc, del centro di riproduzione assistita Eylau di Parigi, In Francia, : 'Anche l'età dell'uomo ha la sua importanza e questa informazione deve essere comunicata alla coppia che cerca una gravidanza'. Il dubbio esisteva da tempo, ma mancavano le evidenze cliniche.
La novità e che, nel corso del 24° Congresso della Società Europea di Embriologia e Ricerca, in corso a Barcellona, un gruppo francese, capitanato dalla dottoressa Belloc, ha posto la prima pietra.
Sono state presentate alcune evidenze scientifiche sul rapporto tra l'età del maschio ed i risultati delle inseminazioni intrauterine (IUI), ottenute con l' osservazione e l'elaborazione statistica di un numero molto significativo di IUI, ben 21239 di coppie che si sono rivolte al Centro Eylau, di Parigi, dal gennaio 2002 al dicembre 2006.
La scoperta è che la percentuale delle gravidanze interrotte spontaneamente aumenta, mentre la percentuale di successo nel concepimento diminuisce, quando il maschio ha superato i 40 anni.
Questo dato e stato per anni controverso, rispetto, non tanto alla cosiddetta conta degli spermatozoi e alla loro qualità, quanto agli effetti diretti sulla infertilità della coppia, ovvero sull'esito della gravidanza.
Alcuni studi recenti, ad esempio, hanno evidenziato la relazione tra i danni al DNA e l' età del maschio sempre rispetto alla tecnica più semplice, quella della inseminazione.
Poche, tuttavia, le conferme cliniche definitive. 'La conclusione dovrebbe condurre, afferma Belloc, a suggerire alle coppie di ricorrere subito alla fecondazione in vitro, se il maschio ha superato i 40 anni, non perché si possano avere certezze sull'esito, ma per correre meno rischi di aborto spontaneo ed avere più opportunità di successo'
Pagina pubblicata il 07 luglio 2008