Che il PD sostenga il "testo Marino"
"Spero che domani saremo in molti, noi senatori del Pd firmatari della legge depositata da Ignazio Marino, a essere presenti in commissione Igiene e sanità a difendere le ragioni di una scelta laica di diritto, e conforme ai dettati costituzionali che per una volta mette insieme coscienza e diritto".
Lo auspica a Radio Radicale la vicepresidente del Senato Emma Bonino, interpellata sull'inizio della discussione della legge sul testamento biologico prevista per domani in Parlamento." Domani - continua Bonino - il relatore Raffaele Calabrò (Pdl) presenterà un testo che dovrebbe essere la sintesi di una decina di testi di maggioranza.
Governo e maggioranza hanno preannunciato che il punto dirimente sarà quello della alimentazione e della idratazione forzata, con la maggioranza e parte dei teodem che ritengono non si tratti di interventi sanitari e quindi non rinunciabili. Per questo non devono fare parte del testamento biologico. Tutt'altra parte - rileva la senatrice - ritiene che si tratti di cure sanitarie e quindi rinunciabili.
Questo è il punto dirimente. Se passasse così ha ragione Veronesi, molto meglio non farne nulla perché aggraverebbe perfino la situazione attuale. Nel Pd c'è stato un dibattito che si è concluso senza un voto e la invenzione della fattispecie 'orientamento prevalente' su un testo di diritto e di principi che non dice nulla di chiaro.
Ma - precisa - ben 88 su 119 senatori del Pd hanno firmato il disegno di legge Marino che affronta e risolve queste questioni rimaste aperte. Il Pd però non ha favorito nessuna mobilitazione nel Paese. Spero che domani saremo in molti noi senatori del Pd firmatari della legge Marino a essere presenti in commissione sanità a difendere le ragioni di una scelta laica di diritto", conclude.
Pagina pubblicata il 26 gennaio 2009