Non fare confusione sul dolore
Nella giornata di mercoledì l'ex ministro della Sanità Livia Turco ha reagito alla direttiva emanata dal ministro Maurizio Sacconi che specifica come sia illegale interrompere nutrizione e idratazione artificiali in una qualsiasi delle strutture sanitari italiane, pubbliche o private, chiedendo una legislazione specifica e, nel frattempo, il potenziamento delle strutture dedicate alla gestione del dolore.
Oggi è stata la volta di Paolo Notaro presidente dell'onlus Nopain, associazione italiana per la cura della malattia dolore che ha dichiarato: "Nel dibattito di questi giorni sul caso di Eluana Englaro si registrano ancora controproducenti equivoci a proposito di trattamento del dolore, cure di fine vita e stati vegetativi.
Una cosa è una struttura di terapia del dolore - precisa - ben altra è una unità di cure palliative. Così come la terapia analgesica è ben differente dalle cure palliative somministrate a pazienti terminali. Uno stato vegetativo persistente, infine, è diverso da una malattia giunta alla fase terminale.
Per Notaro, "fare chiarezza su ciò di cui si discute, utilizzando un linguaggio corretto, sarebbe d'aiuto sia al legislatore per cogliere la dimensione dei differenti problemi e apporre eventuali correttivi normativi e organizzativi, sia al pubblico che ha diritto di essere assistito e informato adeguatamente".
No dunque alle confusioni, per evitare di provocare "ulteriore disagio a chi già è preda della sofferenza".
Pagina pubblicata il 18 dicembre 2008