Dieci motivi per cui le donne perdono mentre gli omosessuali continuano a vincere
Anche se l'eguaglianza degli omosessuali è una delle battaglie per i diritti civili avanzata più rapidamente, i reazionari mandano indietro l'orologio per le donne. Perché?
Abbiamo tradotto questo interessante articolo di Jay Michaelson che spiega perchè le donne nell'ottenere il riconoscimento dei propri diritti sono sempre perdenti. Suggeriamo di spendere qualche minuto per capire.
La Hobby Lobby decision, della corte suprema, tra le sue conseguenze preoccupanti, è l'ennesima voce nella preoccupante tendenza dei diritti civili in cui gli omosessuali vincono e le donne perdono.
Mettiamo a confronto la Hobby Lobby con recente disegno di legge in Arizonna "mandiamo via i gay". In Arizona, un'esenzione religiosa che permetterebbe agli imprenditori di rifiutarsi di servire omosessuali è decaduta quasi subito. La questione era fondamentalmente la stessa di Hobby Lobby: quando le imprese possono discriminare sulla base della religione. Eppure i gay hanno vinto e le donne hanno perso.
Questo è andato avanti per anni. Nel 2004 essere omosessuali era un reato nella maggior parte degli Stati e nelle forze armate degli Stati Uniti. Il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso, in Massachussetts, era appena passato. Solo un anno prima la "sodomia" era diventata illegale in 14 stati. I politici omosessuali erano pochi; le celebrità omosessuali erano state rinchiuse. Questa settimana, il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato abolito in Kentucky, ma ha malapena ha fatto notizia a livello nazionale.
Negli stessi dieci anni, l'autonomia delle donne nel prendere decisioni a proposito della propria assistenza sanitaria è stata costantemente erosa. Cinquantaquattro cliniche abortive hanno chiuso solo dal 2010, e ce ne sono meno di 800 in tutta la nazione. Le "clausole di coscienza", originariamente destinate a consentire i medici di rifiutare l'esecuzione di aborti sono state ampliate per includere interi sistemi sanitari. Non è stato così difficile ottenere un aborto negli ultimi 40 anni.
Perché sta succedendo? Perché i progressi in materia di parità LGBT sono stati accompagnati da una regressione sull'eguaglianza delle donne? e gli avvocati delle donne possono imparare qualcosa da quelli degli LGBT?
Ci sono diverse possibili risposte a queste questioni, queste sono le 10 migliori secondo me.
1. Nati così.
Tra il 1970 e il 1980 la libertà omosessuale era attinente alla libertà della scelta sessuale. "L'omosessualità" era un atto che rivendicava un'identità, come è ancora oggi in alcuni quartieri della destra Cristiana. Solo nel 1990 il movimento LGBT è diventato corrente principale (con la costernazione continua dei radicali) e ha iniziato dicendo che gli omosessuali sono "nati così", vale a dire affermare che l'identità sessuale è tratto fondamentale e in ultima analisi immutabile.
L'aborto e la contraccezione, tuttavia, sono atti, come è l'atto sessuale che li rende necessari. Gli attivisti pro-choice sono riusciti più volte a riformularli come questioni di discriminazione contro le donne. Guardate come la Hobby Lobby afferma pesantemente: finché le donne possono acquistare contraccezione altrove (atto), chi si preoccupa del danno fatto alla loro umanità (identità) che proviene dal fatto che un datore di lavoro prenda decisioni per loro?
Sfortunatamente, anche il nome "pro-choice" rafforza la concezione secondo cui il movimento non si preoccupa delle identità ma delle "azioni": libertà di scelta, non uguaglianza tra persone. Questo può essere un obiettivo nobile, ed è quello che molti alti attivisti LGBT di sinistra sperano ancora di perseguire, ma può essere anche un gioco sporco, come la corrente principale per i diritti gay ha imparato negli anni '90. La liberazione importante fa appello alla sinistra ma allontana il centro. Allo stato attuale molti americani si oppongono alle discriminzioni, ma sono d'accordo con la restrizioni delle libertà personali. Non è bello, ma è così.
2. L'amore è amore ma l'aborto non è il parto.
Con la struttura dell'identità del movimento LGBT, è stato definito il matrimonio tra persone dello stesso sesso in termini universali con i quali tutti possono relazionarsi: amore, famiglia, uguaglianza. Il movimento pro-choice per la giustizia riproduttiva ancora non è stato in grado di farlo. Si, l'autonomia e la libertà sono importanti, ma il contest in cui sono promulgati questi valori astratti rimane particolare, non universale. Gli uomini non possono rimanere incinta. Le donne conservatrici non possono "scegliere" di far finire una (potenziale) vita. E finora, non c'è stata una narrazione universale.
3. Edie Windsor, e con questo intendo i bambini manifesto per la causa, mostrati attraverso avvincenti narrazioni tradizionali.
È stato dimostrato che le storie personali commissionate dal movimento per l'uguaglianza LGBT tramite diversi sondaggi, sono il modo più efficace per cambiare le menti e aprire i cuori. La LGBT ha molte storie personali, a partire da quelle di Ellen fino a quelle di Laverne Cox. Il movimeno pro-choice non così tante. A causa della vergogna continua e allo stigma associato all'aborto e perché questo non è così gioioso, poche donne hanno condiviso i loro viaggi pro-choice, e non riesco a trovare nessuno che lo abbia fatto come una redenzione celebrativa della vita e della libertà. Basti pensare a cosa è successo a Sandra Fluke, accusata come fosse una prostituta perché difendeva il diritto di controllare il proprio corpo (altro su questo argomento più avanti). Ma anche lasciando da parte questa oltraggiosa retorica, l'aborto e la contraccezione non sono fotogenici come un matrimonio alla City Hall. È facile far vergognare e stigmatizzare gli "altri". E la vergogna è un circolo vizioso. Dato che le donne si vergognano di farsi avanti, lo stigma persiste, facendo vergognare più donne, etc.
4. Perdita dei diritti
Oltre alla mancanza di avvincenti racconti personali, il pro-choice è di per sé un perdente. Questo è il motivo per cui gli attivisti LGBT non usano più il termine "diritti gay", perchè a nessuno piace. Negli anni '90 "diritti gay" ha preso il significato di "diritti speciali" che porebbe sembrare ridicolo, ma era una struttura avversaria di successo.Ora gli attivisi LGBT hanno cambiato melodia, spostando dal diritto di parola a diritto di amare, diritto di uguaglianza, un linguaggio che si riferisce all'umanità basilare. Gloria Steinem coniò un detto famoso dicendo che il femminismo è, al suo interno, umanesimo. Ma il messaggio non è arrivato. Molti americani pensano ancora che la giustizia riproduttiva sia a proposito dell'atto dell'aborto, piuttosto che dell'umanità delle donne.
5. Avere nemici stupidi aiuta.
Ammettiamolo: i fanatici anti-gay si pestano i piedi da soli. Le loro esagerazioni degli omosessuali, il loro allontanare i leader omosessuali, la loro ossessione con la Bibbia, sono giochi che funzionano inizialmente, ma alienano i moderati. Così anche come l'incapacità di tutti, tranne pochi conservatori, di articolare un'obiezione non religiosa e apparentemente non bigotta contro l'omosessualità. Per essere sicuri, ci sono anche dei pazzoidi dal lato "anti-scelta", con le loro foto di feti e la loro retorica estrema. Ma la corrente principale "anti-scelta" è diventato più sofisticata. Stanno mettendo le donne in prima linea (e a differenza della folla "ex-gay", queste donne sono solo leggermente inquietanti). Stanno incrementando le vincite delle loro battaglie con il pretesto di aggiungere norme sanitarie ed avere il consenso dei genitori. Sono intelligenti e metodici. E non sembrano stupidi.
6. Persone ragionevoli (incluse le donne) non sono d'accordo
Probabilmente la libertà riproduttiva non ha ragione di essere controversa tra i liberali. Se un feto è o no una "persona" è una questione morale complessa e dal momento che non possiamo decider come una società, la scelta dovrebbe essere lasciata alla donna, nel cui corpo il feto risiede. Ma purtroppo l'aborto rimane una questione controversa e moralmente complicata. Sopratutto non viene discussa in un ambito educativo. Non ho idea di cosa ne pensino le celebrità o i fautori della cultura. (vedere: vergogna, più su). Molte persone hanno un comportamento ambivalente riguardo a questo argomento, tra cui molti attivisti pro-choice. Pensate alle frasi "anti-aborto ma pro-choice" o la visione che gli aborti dovrebbero essere "sicuri, legali e rari". Riuscite a pensare ad analoghi ragionevoli slogan nel movimento LGBT? Io non ci riesco. E poi c'è il fatto brutale di come l'aborto è visto dai suoi oppositori. Per quanto odioso può essere il matrimonio gay per i conservatori religiosi, almeno è una perversione del matrimonio. L'aborto invece è una sorta di omicidio.
7. Capitalismo
Dato che l'eguaglinza LGBT è stata inquadrata correttamente nel contesto delle discriminazioni e dell'equità, è stato facile per le aziende raccogliere i frutti finanziari di essere visti pro-gay. Ovviamente ci sono anche gli anti-gay come Chick-Fil-AHobby lobby etc. ma i festival pro-gay dell'ultimo mese sono state una vetrina fortunate per 500 aziende: banche, compagnie aeree, compagnie di assicurazioni e molte altre. Nel frattempo non riesco a pensare neanche ad un solo brand che ad alta voce ed orgoglioso difende la libertà riproduttiva. Questo fa una grande differenza in termine di dollari e di opinione pubblica. Ancora una volta i radicali possono lamentare l'aziendalizzazione del movimento LGBT, ma il capitalismo vince.
8. Il femminismo ha un problema di immagine
Se il movimento pro-choice non è stato capitalizzato abbastanza è anche perché non ha salde radici. Il "femminismo" è oggi ingiustamente associato ad un certo tipo di privilegio, legato alla donna bianca non religiosa. Per una serie di ragioni problematiche è stato smentito da celebrità e politici che sono ovviamente femministi nei valori ma non "etichettati" femministi. Allo stesso tempo la leadership di Parenthood, NOW, e le altre organizzazioni tradizionali importanti falliscono in quella direzione demografica. C'è però speranza: le organizzazioni più giovani come Choice USA hanno più I piedi per terra per ciò che riguarda le persone di colore, quelle di fede e le comunita rurali, e le major stanno cercando sinceramente di recuperare. Ma poi c'è...
9. Religione
Contrariamene al mito "Dio contro i gay" i leader religiosi progressisti hanno contribuito al movimento LGBT fin dai suoi inizi. Come i leader per I diritti civili afro-americani, non sono rimasti neutrali ma ne hanno fatto un caso morale. Dove sono i leader religiosi che predicano il vangelo di autonomia fisica per le donne? Si, ci sono ottime organizzazioni come la Coalizione religiosa del Reproductive Choice, Catholics for Choice, the National Council of Jewish Women e molti altri. Ma nella mia esperienza non ho mai visto il messaggio diramato dai bianchi. Né ci sono leader religiosi che pongono di importanza centrale il movimento pro-choice come è stato fatto per il movimento LGBT.
10. Sessismo
Infine, ma che per importanza dovrebbe forse essere stato all'inizio. Gli uomini, compresi i gay, hanno molto più successo al potere e hanno più privilegi rispetto alle donne. E mentre la mascolinità può essere minacciata dagli uomini gay effemminati che attraversano i confine del genere, la minaccia è molto più immediata quando è tua moglie o tua figlia. Se le donne potessero controllare il proprio corpo... bè, che dire di mia moglie! Nel frattempo, poiché le donne non hanno realmente diritto di prendere decisioni per se stesse è normale indurre alla vergogna e dare della prostituta a Sandra Fluke, affermando (come ha rercentemente fatto un senatore) che il controllo delle nascite è un "comportamento da diporto" decidendo quindi per tutti che un feto è una persona. "Adamo ed Eva, non Adamo e steve" è stato usato come arma contro i gay per qualche tempo. Ma Adamo ed Eva è stata un'arma contro le donne dl momento in cui è stato inventato il mito.
Tradotto e pubblicato il 31/3/2015