Trump forma una coalizione antiabortista
Il candidato alla Casa Bianca è anche intenzionato a proibire i finanziamenti pubblici per le relative procedure.
Il candidato repubblicano ha ingaggiato Marjorie Dannenfelser, una tra le attiviste del movimento contro l'aborto maggiormente di punta della nazione, alla presidenza della coalizione dei leaders conservatori per i diritti antiabortisti.
Donald Trump venerdì ha chiamato a far parte della campagna elettorale della sua coalizione una tra le attiviste antiabortiste maggiormente di punta della nazione, dando un evidente segnale di quanto il candidato alla presidenza abbia completamente abbracciato le notoriamente rigide posizioni antiabortiste dei Repubblicani.
Marjorie Dannenfelser, presidentessa del Susan B Anthony List, un gruppo che si batte per l'elezione di donne repubblicane antiabortiste, guiderà la disciolta coalizione di leaders conservatori e difensori dei diritti antiabortisti che sta lavorando per l'elezione del candidato repubblicano. Dal comitato elettorale è inoltre giunto l'annuncio che Trump si batterà per una legge che proibisca i finanziamenti pubblici destinati all'aborto.
La nomina rappresenta una brusca inversione di rotta per entrambi, sia per la Dannenfelser, già una dei più dichiarati oppositori di Trump, sia per il candidato repubblicano. Sebbene egli si sia ispirato a posizioni rigidamente antiabortiste, ciò nonostante Trump ha speso molta parte della campagna elettorale in contrasto con l'establishment antiabortista, elogiando da una parte le organizzazioni per la Genitorialità Pianificata (Planned Parenthood), dall'altra invocando sanzioni per le donne che abortissero illegalmente. Ciò che ha portato in alcune occasioni i gruppi antiabortisti ad accusare Trump di ignorare le loro posizioni.
Venerdì, la Dannenfelser ha reso noto come il suo gruppo consideri le politiche di Trump totalmente in linea con le priorità del movimento antiabortista. Trump "ha raddoppiato il suo impegno nei confronti del Movimento per la Vita", ha detto la Dannenfelser. "Il contrasto tra i due candidati non potrebbe essere più chiaro di così, ed io sono orgogliosa di mettermi a disposizione della coalizione per la vita di Donald Trump come presidente nazionale." La notizia rappresenta un ulteriore segnale di come Trump abbia saputo corteggiare la base sociale dei conservatori, che una volta guardava al magnate del settore immobiliare di Manhattan con sospetto e riteneva facesse pendant col suo degno compagno di corsa Mike Pense, governatore dell'Indiana. Il precedente membro del Congresso aveva ricevuto molto credito per aver ideato un programma per la crociata del partito repubblicano contro il Planned Parenthood.
Solo recentemente Trump ha dichiarato di essere contro l'aborto. Nel 1999, anno della sua ultima esternazione pubblica sull'argomento "aborto", prima della scesa in campo per le elezioni presidenziali, si dichiarò "molto favorevole all'aborto". La prima volta che si dichiarò "per la vita" fu nel 2011, ad un raduno annuale dei conservatori.
Durante le primarie repubblicane, Dannenfelser fu una delle più sonore voci che si opponevano a Trum; rivolgendosi al comitato ristretto dei sostenitori dello Iowa in una lettera scritta a gennaio, invitava a "sostenere chiunque tranne Donald Trump". "Noi siamo nauseate dal trattamento che Trump riserva alle persone, alle donne in particolare, prosegue la lettera, Trump...ha fatto negli anni commenti infamanti pubblici sia rivolgendosi a donne che parlando di molte donne".
Questo giudizio della Dannenfelser derivava dall'atteggiamento ambiguo tenuto più volte da Trump sulla questione del diritto all'aborto e su uno degli obiettivi più cari al Movimento antiabortista: privare dei finanziamenti del Planned Parenthood.
Poco più di un anno fa, Trump ebbe a dire che non si sarebbe impegnato nel definanziamento del Planned Parenthood, senza aver prima soppesato quanto questo servizio fosse "positivo per le donne". In seguito Trump, a febbraio, durante un dibattito nel corso delle primarie, si impegnò a distogliere i fondi federali dal Planned Parenthood sulla salute riproduttiva, - "Perché io sono per la vita!" – aggiungendo subito dopo che ammirava il lavoro del Planned Parenthood sulla salute riproduttiva, affermando che "Milioni di donne sono state aiutate dal PP – tumori dell'utero, tumore al seno".
Un mese più tardi, Trump disse che sarebbe stato favorevole a "una qualche forma di punizione" per quelle donne che avessero fatto ricorso all'aborto con metodi illegali, dichiarazione che i gruppi antiabortisti criticarono in quanto non in linea con la loro mission. In aprile, fece di nuovo irritare i gruppi antiabortisti dicendo di ritenere che l'aborto dovesse rimanere legale: "La legge è stata impostata, dobbiamo lasciarla così".
Il suo comitato elettorale in entrambi i casi ha tentato di ridimensionare queste dichiarazioni, asserendo che il candidato si riferiva solamente a punizioni inferte ai medici che praticassero illegalmente l'aborto, e anticipando come Trump avesse intenzione di candidare alla Suprema Corte degli antiabortisti.
Nella dichiarazione di venerdì, per la prima volta Trump si è impegnato ad inserire l'emendamento di Hyde al'interno della legge. L'emendamento rappresenta una clausola condizionale annuale di budget che proibisce l'utilizzo dei fondi federali di Medicaid per l'aborto. L'inserimento nella legge di questo emendamento, seppure non inaspettato, rappresenta il più rigido dei paletti fissati da Trump sui finanziamenti all'aborto.
A gennaio in una rubrica d'opinioni definì i finanziamenti pubblici per l'aborto "un insulto alle persone di coscienza".
Hillary Clinton, al contrario, apparentemente la prima volta per un candidato di un partito principale, ha promesso di abrogare l'emendamento di Hyde.
I gruppi per il Diritto alla Riproduzione hanno da subito condannato l'inclusione della Dannenfelser nel comitato elettorale di Trump.
"Sia ben chiaro – ha detto Ilyse Hogue, presidente del NARAL Pro-Choise America, un gruppo per la difesa dei diritti alla riproduzione – così come Donald Trump, la Susan B Anthony List (di cui la Dannenfelser è presidente, ndt) non ha mai fatto nulla che servisse ad implementare i diritti delle donne, mentre ha fatto di tutto per portare avanti i propri programmi che puntano a porre completamente fine all'accesso all'aborto in America, spesso addirittura nel caso di vittime di stupro, incesto, donne con salute a rischio."
"Tra il suo sostegno ai movimenti pericolosamente simili anti-choise (*) e alt-right (**), e la sua misoginia da primato, noi siamo convinte che Donald Trump alla Casa Bianca sarà un disastro per le donne".
di Molly Redden
Traduzione a cura di Marina Del Monte
Fonte: The GUARDIAN, 16 settembre 2016
(*) che nega la libera scelta di interrompere una gravidanza da parte delle donne
(**) un segmento della destra che si presenta come alternativa al conservatorismo dominante negli USA