Governo Trump: alla pianificazione familiare una anti-aborto e anti-contraccezione
USA: Trump nomina un’attivista anti-contraccezione e anti-aborto a capo del più grande programma governativo per la pianificazione familiare.
Nell'intento di assicurarsi che ogni dipartimento sottoposto al governo degli Stati Uniti sia diretto da persone che vogliono distruggere quegli stessi dipartimenti dall’interno, il presidente Donald Trump nominerà Teresa Manning vicesegretario per la popolazione nel Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani. Questo la renderà responsabile di quasi 300 milioni di dollari di sovvenzioni per il programma Titolo X, che fornisce fondi per la pianificazione familiare a circa 4 milioni di americani poveri e senza assicurazione; tuttavia la storia della Manning mostra un credo allarmante e spesso falso contro la maggior parte delle misure per la pianificazione, inclusi contraccezione e aborto.
La Manning, già analista per il super-conservatore Consiglio di Ricerca Familiare, e lobbista per il Comitato per il Diritto Nazionale alla Vita, si è espressa fortemente contro la contraccezione di base. In un’intervista del 2003 alla Radio Nazionale Pubblica, ha fatto le seguenti affermazioni:
“E’ evidente che la contraccezione non funziona. La sua efficacia è estremamente ridotta, specialmente se considerata nel tempo, con molti difensori della contraccezione che vogliono farla iniziare alle donne negli anni dell’adolescenza, quando oltretutto sono estremamente fertili, e proseguirla per 10, 20, 30 anni. La prospettiva che la contraccezione possa sempre prevenire il concepimento di un bambino è insensata.”
La Manning ha ripetutamente e pubblicamente obiettato all’uso del RU-486 (mifepristone), anche noto come “pillola abortiva”, così come all’uso della pillola del giorno dopo, che non mette fine a una gravidanza. In un commento che dimostra una scioccante mancanza di conoscenza circa la pillola del giorno dopo, la Manning ha detto nel 2001, “Un meccanismo fondamentale, se non dominante, della pillola del giorno dopo è la distruzione di una vita umana già concepita”.
In successivi commenti sull’aborto, la Manning l’ha definito la “distruzione di una vita umana” e un “crimine legalizzato” e, in una brochure del Consiglio per la Ricerca Familiare, ha scritto che “gli effetti dell’aborto sono molto simili a quelli dello stupro”. Inoltre, ha sostenuto che, dato che c’è un incentivo finanziario ad essere pagati per praticare un aborto, non ci si può fidare dei medici se si esprimono sulla necessità di interrompere una gravidanza per una paziente come misura cautelativa della salute, definendo la cosa un “conflitto di interessi”.
Ha anche diffuso informazioni incredibilmente fuorvianti sulla scienza riproduttiva: nel 2000, la Manning ha scritto che “il legame fra aborto e cancro al seno è ora fuori discussione”, citando l’endocrinologo Joel Brind, le cui conclusioni su questo legame sono state in realtà ampiamente disputate da altri membri della comunità scientifica, e viste come pretestuose nella migliore delle ipotesi.
Con Teresa Manning a capo di un programma governativo concepito per aiutare le persone a prevenire gravidanze non pianificate e non volute, i 4 milioni di americani a basso reddito e non assicurati possono stare certi che il programma di pianificazione Titolo X non sarà più utile nell’aiutare la pianificazione familiare. Questa è solo una di una serie di decisioni di Trump per riempire le agenzie nazionali preposte alla salute di persone che lavorano per compromettere seriamente la salute delle donne americane.
Anna Maurya M
23 maggio 2017