Violenza sulle donne, tante e troppe come Barbara e Viola
(Perugia) Orribile il delitto di Marsciano. Indescrivibile, inaccettabile, eppure tragedie come quella del piccolo centro in provincia di Perugia continuano ad accadere e ci lasciano come annientate/i. Sinceramente ' ma è già successo tante, troppe volte ' il dubbio c'era'.
A guardarla dal di fuori quella casa, perfetta, il giardino, i giochi dei bimbi, sembrava impossibile una verità tanto orribile. Ma alla fine il sospetto e diventato realtà , tragica: Roberto Spaccino, 37 anni, ha ucciso la moglie Barbara Cicioni, all'ottavo mese di gravidanza nella graziosa villetta a Campignano, che nascondeva ''consistenti indizi'' rispetto a quello che sarebbe successo. Di quei ''pregressi, usuali, gravissimi maltrattamenti nei confronti della donna, comprendenti violenze fisiche e morali'', quanti/e erano al corrente'.
Vittime dei maltrattamenti, secondo la Procura, anche i due figli piccoli. Nella piccola chiesa, nel corso dell'omelia, il parroco ieri aveva invitato i fedeli ad evitare ''giudizi sommari'' e a stare in silenzio davanti alla morte. Ma non si può stare in silenzio, perché spesso è proprio il silenzio che diventa complice di delitti terrificanti. Persone insospettabili - come l'esperienza insegna e le statistiche confermano ' sono proprio gli autori di quella violenza di genere che continua a seminare vittime, come in una guerra infinita che ogni giorno migliaia di donne combattono tra le mura domestiche.
A nulla valgono ora le parole del Sindaco del piccolo centro perugino di fronte a quest'ennesima morte: "Dobbiamo tornare a combattere la violenza sulle donne, troppo spesso sottaciuta", 'dobbiamo insistere sull'importanza della scuola e delle famiglie nell'insegnare ai ragazzi a rispettare ed amare la donna come altra persona rispetta l'uomo, come madre". Sul ruolo della famiglia in particolare interviene il criminologo Francesco Bruno, che con amarezza conferma: ''La famiglia non cambierà mai in Italia. Rimane il luogo dove si condensano i sentimenti e le passioni più forti, che esplodono con sempre maggiore frequenza. Purtroppo nel nostro paese, nonostante il 'family day', la famiglia continua a sopravvivere a se stessa, ha qualcosa di rituale.
Ma non svolge ormai più da tempo i suoi ruoli primari e identitari, come quello dell'educazione dei figli, per esempio''. ''Negli ultimi anni sono diminuiti i reati di sangue, quelli commessi dalla criminalità organizzata - continua Bruno ' ma quelli in famiglia sono in controtendenza e continuano a crescere. Nonostante secoli di civiltà , purtroppo l'uomo rimane sempre legato e soggetto alle sue passioni e ai suoi sentimenti. Che purtroppo non riesce più a controllare, soprattutto sul piano individuale''. ''Diminuisce anche l'età ' media degli assassini - ricorda ancora Bruno - Come nel caso dell'uomo di Perugia, sempre che le accuse dovessero essere confermate in un eventuale processo. Un altro segnale allarmante. E' lo specchio di una società che ha scarso controllo, soprattutto tra i giovani'
Pagina pubblicata il 30 maggio 2007