La Margherita lancia la rivista 'Progetto Donna?
(Torino) Si intitola 'Progetto Donna' la rivista trimestrale promossa dal Dipartimento Nazionale Pari Opportunità DL- La Margherita, cui va il nostro augurio e in bocca al lupo.
Il numero 0 sarà distribuito in abbinamento al quotidiano 'Europa' in occasione del Congresso Nazionale DL-La Margherita di Roma (20-21-22 aprile 2007) e sarà disponibile nelle prossime settimane in tutte le sedi regionali e provinciali de La Margherita.
'Le politiche di genere hanno bisogno di comunicare, e 'Progetto Donna' - dichiara Angela Motta, responsabile nazionale del Dipartimento Pari Opportunità e Direttora Editoriale della nuova rivista - vuole essere un luogo di confronto di idee, di informazione, di servizio, di promozione, per accrescere il protagonismo e la soggettività femminile in ogni ambito sociale. Uno strumento volto a favorire lo sviluppo delle pari opportunità , per diffondere e consolidare la cultura della 'differenza'
Solo così riusciremo ad arrivare a realizzare il passaggio non più eludibile tra parità formale e uguaglianza sostanziale. Uno spazio per far dialogare le donne tra loro, e non solo'. Questo primo numero propone, tra gli altri, articoli di Francesco Rutelli, Rosy Bindi, Linda Lanzillotta, Cristina De Luca, Marina Magistrelli
In 'Lettera alla donne' Rutelli sottolinea come 'Costruire una società nella quale le donne abbiano lo spazio che non solo è loro dovuto, ma che è saggio, utile per l'intera comunità per poter mettere a frutto potenzialità ed intelligenze, arricchendo della loro specificità le capacità nazionali'. 'E' necessario ' continua il leader della Margherita - incoraggiare maggiormente la cittadinanza attiva e la partecipazione delle donne alla vita politica e all'alta dirigenza dell'amministrazione pubblica a tutti i livelli.
Una società non discriminante può fondarsi solamente su responsabilità , opportunità e risorse condivise fra entrambi i generi'. 'Non una politica'per le donne' ma una politica che partendo da competenze ed esperienze femminili allarghi a tutti la flessibilità scelta e la qualità di un nuovo stato del benessere, non riservato a cittadini maschi, adulti e garantiti' scrive invece nel suo editoriale - 'Un'alleanza per la famiglia per far crescere l'Italia' ' la ministra per la Famiglia, Rosy Bindi, mentre Linda Lanzillotta ('Non solo cose di donne.
Cambiare la società chiusa e riformare il welfare') parla della necessità di candidature femminili, 'necessarie per un modello di società più equa e solidale, per una politica di qualità , sfruttando la capacità tutta femminile di gestire con semplicità situazioni complesse ed articolate. 'Per la donna è più difficile arrivare a farsi sentire.
Perché' si chiede Cristina De Luca ('Al di là dell'apparenza. La spinta riformista delle donne') individuando tra le cause del problema 'l'impossibilità per una donna, se non a costo di sacrifici e di importanti rinunce, di frequentare i tavoli dove ci si consulta, dove si decide, dove si legifera. Bisogna rifondare la politica.
Certo, troppi segnali sono allarmanti, e non solo nel distacco dell'elettorato dai partiti. Ma invertire questa tendenza, significa anche cambiare i ritmi e i modi, cambiare abito alla politica, accogliere condividendoli i tempi e i metodi di lavoro delle donne'. In 'La pazienza dell'ascolto.
Per cambiare d'abito alla politica', Marina Magistrelli indica: 'Se il PD vorrà essere un partito realmente nuovo e giungere a una convivialità delle differenze politiche e culturali, potrà non rendere protagonista la differenza per definizione che è quella femminile'
Info Redazione 'Progetto Donna', Via Arsenale, 14 - 10121 Torino - Tel. 011 5757 461 - Fax 011 5618167 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Delt@ Anno V°, N. 90 del 18 Aprile 2007)
Pagina pubblicata il 18 aprile 2007