La politica come diritto per le donne
Sabato 19 maggio a Roma si costituisce il 'Consiglio delle Donne 50E50 ovunque si decide' e la campagna entra nel vivo
Tiziana Bartolini
Ben oltre l'idea di 'quote', la richiesta per una maggior presenza nelle sedi decisionali passa attraverso l'autodeterminazione, valore simbolico su cui le donne hanno prodotto grandi trasformazioni anche sociali.
Dunque si parte! La mattina del 10 maggio il Comitato promotore deposita in Cancelleria il Titolo della Proposta di legge di iniziativa popolare 'Norme di Democrazia Paritaria per le Assemblee elettive', che costituisce il primo adempimento formale per la 'Campagna 50E50 ovunque si decide'.
Un sit-in in Piazza Cavour davanti alla Cassazione quindi la presentazione della Campagna alle/ai parlamentari, anche in vista della discussione sulla legge elettorale, sanciscono il via dell'iniziativa dell'Udi.
L'altro appuntamento da non perdere per chi ha intenzione di seguire il percorso e di esserne parte attiva è per sabato 19 maggio, sempre a Roma, nella sede nazionale dell'Udi, dove sarà ufficialmente costituito il 'Consiglio delle Donne 50E50 ovunque si decide' composto da donne dell'Udi e da quante in questa fase si sono rese disponibili.
L'Autoconvocazione nazionale dell'UDI, già fissata per il 19 e 20 maggio, è un evento aperto a tutte le donne che vogliono condividere questo cammino.
"Il 'Consiglio delle Donne 50E50 ovunque si decide' non sarà la sommatoria delle rappresentanze - precisano dall'Udi -, ma uno spazio condiviso con le altre, quindi non è necessario riprodurlo automaticamente nelle sedi locali, ma solo dove le condizioni politiche lo permettono". Infatti, precisano, "il consenso e l'appoggio delle altre sarà significativo, non solo per la raccolta delle firme, ma anche per la tenuta nel tempo del dibattito e del confronto tra le donne e con gli uomini".
Un sito, www.50e50.it, pubblica l'articolato, tutti i materiali informativi e gli aggiornamenti. Gli obiettivi della campagna 50E50 erano già stati oggetto di analisi e dibattito in un incontro pubblico che ha visto la nutrita partecipazione di donne da tutta Italia.
"Il problema oggi non è metà delle donne nei partiti o nelle istituzioni, ma metà delle donne nella politica intesa come orizzonte e linguaggio comune, affinché metà del paese si veda garantita la possibilità di riconoscersi nelle donne che elegge e di farsi riconoscere da loro".
Le parole di Annalisa Marino, in conclusione di quell'incontro di Roma hanno espresso il senso dell'iniziativa. "Il nostro progetto presuppone il superamento (ma non la cancellazione) di due criteri regolativi della politica delle donne, parità e differenza, in quanto non prevede tanto un adeguamento numerico o una riformulazione strutturale quanto una modificazione della relazione politica tra i sessi, che comprende la gestione dei modelli di sviluppo della società in campo culturale, civile ed economico".
Una vera e propria rivoluzione quella che si profila se è vero che sostenere questo percorso implica per noi donne "la necessità di superare quella tolleranza non solidale che negli ultimi anni abbiamo spesso esercitato nei confronti di donne le cui scelte ideologiche (non certo private!) non erano rispondenti alla libertà e alla dignità femminile: riguardo a queste, in questo nuovo scenario, c'è la possibilità , se non addirittura la responsabilità , di esercitare uno sguardo critico, senza passare per misogine o sessiste".
Nella sfida che l'Udi lancia a livello nazionale non c'è solo, e semplicemente, il superamento del soffitto di cristallo, ma la possibilità di attivare un dibattito da cui possono scaturire "scenari inediti in cui praticare una nuova frontalità tra donne, nel senso di possibilità di confrontarsi, affrontarsi e fronteggiarsi con la sicurezza di non delegittimarsi reciprocamente nel diritto ad esercitare un potere".
Dall'Udi la sollecitazione è rivolta a tutte le donne che fossero interessate ad avviare i Centri di raccolta, che saranno strumenti operativi e dovranno coordinarsi attraverso la Sede nazionale indicando almeno due responsabili, l'indirizzo e i riferimenti telefonici o per posta scrivendo a Udi Nazionale via Arco di Parma 15 - 00186 Roma, oppure all'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.noidonne.org
Pagina pubblicata il 15 maggio 2007