Solo un primario su 10 è donna
Roma, 5 lug. - "E' ora che anche per le donne medico dirigenti del Ssn ci siano, realmente, pari opportunità .
D'altro canto i dati del conto annuale 2005 della Ragioneria generale dello Stato parlano chiaro: su 10 primari solo uno è donna"
A invocare a gran voce il raggiungimento delle pari opportunità tra uomini e donne anche tra la dirigenza medica è Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici, che invita a rispettare la recente direttiva sulle misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche, a firma dei ministri della Funzione pubblica Luigi Nicolais e delle Pari opportunità Barbara Pollastrini.
Anche nella sanità pubblica, e in particolare per la dirigenza. I dati del Conto annuale 2005 indicano un 32% di donne (33.716 su 104.720) fra i camici bianchi del Ssn, con solo 916 camici rosa in part time.
La presenza femminile diminuisce, però, in modo considerevole per gli incarichi di struttura complessa (ex primari), raggiungendo appena l'11% (1.123 su 10.094), mentre per i dirigenti di strutture semplici la percentuale risale al 25% (4.358 su 7.150).
In sostanza nella sanità pubblica su 10 dirigenti medici 3 sono donne, ma su 10 primari solo uno è donna. "Questi dati - sottolinea in una nota Cozza - evidenziano come, anche nella dirigenza medica della sanità pubblica, rimangano ostacoli al raggiungimento delle pari opportunità tra uomini e donne. Ben venga quindi la direttiva che si pone di aumentare la presenza delle donne in posizioni di vertice".
La direttiva prevede da parte delle amministrazioni l'individuazione - attraverso indagini, studi e attività di monitoraggio - delle eventuali discriminazioni dirette ed indirette da rimuovere con piani triennali di interventi.
"Si tratta - conclude Cozza - di obbiettivi condivisi dalla Fp Cgil medici, impegnata per una sempre maggiore realizzazione delle pari opportunità nella sanità ".
(Adnkronos Salute)
Pagina pubblicata il 08 luglio 2007