Il cervello dei depressi non va mai a riposo, il ruolo della serotonina
Da tempo si studia la serotonina, un mediatore cerebrale e il suo ruolo nella depressione.
Uno studio effettuato a Vienna, e pubblicato su Proceeding of the National Academy, ha trovato che il cervello che normalmente, sotto l'effetto di una rete neurale di interconnessione fra neuroni, periodicamente va in stand by nelle persone affette da depressione non riesce ed entrare in questa modalità.
Quando si va in stand by ci si rilassa, si sogna ad occhi aperti, si fanno progetti, tutte attività che in caso di depressione non si fanno.
La serotonina agisce tramite numerosi recettori, che sono i cancelli di entrata nelle cellule. In questo caso il recettore 1 A sembra non funzionare, e quindi non spegne l'attività. Il soggetto entra in una specie di ansia paralizzante e disperata, in cui sta continuamente all'erta,giorno e notte, ma non può fare nulla se non piangere.
I farmaci anti depressivi aumentano la serotonina, o ne riducono la distruzione ad opera degli enzimi. La serotonina aumenta anche con l'attività fisica e con l'ingestione di pasti ricchi di carboidrati (attenzione ! prima il pasto ricco di carboidrati, poi l'attività fisica!!)
E' il precursore della melatonina e regola i ritmi circadiani sonno veglia, quindi questo spiegherebbe perché i soggetti affetti da depressione, che non riescono a utilizzare la serotonina, non dormono.
Controlla l'appetito e presiede al senso di sazietà. Se la serotonina è abbastanza si mangia di meno, e non si mangiano tanti carboidrati.
Se è poca, cioè siamo di cattivo umore o siamo tristi, istintivamente abbiamo voglia di cioccolato, che, ricco di triptofano, ci aiuta a sintetizzare la serotonina.
Non a caso i farmaci antidepressivi sono stati spesso usati per accompagnare le diete, e gli anoressizzanti, spesso pericolosi, aumentano la serotonina e la noradrenalina.
L'aumento della serotonina provocato dalle sostanze stupefacenti è responsabile di intensi comportamenti sessuali e di atteggiamenti sociali aggressivi, nonché di una riduzione della soglia del dolore.
Il nostro cervello è chimica, ma lo sono anche i nostri sentimenti. Quando ci innamoriamo aumentano le endorfine, quando ci arrabbiamo aumenta l'adrenalina...
Siamo depressi perché ci manca la serotonina o la serotonina ci manca perché siamo depressi ?
Qualunque sia la risposta a questa domanda ognuno deve avere la terapia che gli serve. La psicoterapia è utile, come la psicanalisi, ma spesso senza la spintarella del farmaco che aiuta a smettere di piangere o a uscire di casa non si riesce nemmeno a cominciare a parlare.
La speranza dei ricercatori viennesi è che da questa scoperta sulla mancanza di riposo del cervello vengano fuori nuove terapie, maneggevoli e sempre più innocue.
Lisa Canitano
3 marzo 2012