Parkinson, la ricerca italiana scopre la "proteina sentinella"
La ricerca italiana in prima fila con la scoperta della "proteina-sentinella" che nel cervello protegge dal morbo di Parkinson.
I ricercatori dell'Istituto Nazionale di Neuroscienze (Inn), coordinati da Marina Pizzi e PierFranco Spano, hanno guidato uno studio condotto sui topi, pubblicato sulla rivista Brain.
Alla ricerca hanno partecipato le università italiane di Cagliari, Brescia e Verona insieme a quella inglese di Cambridge e la statunitense Cornell.
Secondo i risultati, la proteina, che si chiama c-Rel, è in grado di prevenire l'insorgenza del morbo di Parkinson e non è escluso che possa diventare il bersaglio di ulteriori ricerche e terapie.
La c-Rel svolge il ruolo di protettore dei mitocondri dagli effetti dannosi prodotti dall'azione dei radicali liberi. Quando queste centrali energetiche del cervello vengono danneggiate è perché la proteina c-Rel ha smesso di funzionare o più semplicemente non viene più prodotta.
A questo punto i sintomi che contraddistinguono la malattia emergono con una lentezza dei movimenti che appaiono scoordinati e caratterizzati da una certa rigidità, difficoltà a mantenere la postura.
Dai test eseguiti sui topi è risultato evidente come il l'assenza della proteina c-Rel abbia prodotto nei roditori con un'età di 18 mesi, che corrispondono ai 60 anni dell'uomo, una perdita dei neuroni della cosiddetta sostanza nera e quindi alla comparsa della malattia.
Marina Pizzi ha spiegato che "la produzione di radicali liberi aumenta nelle situazioni di maggior dispendio energetico e il nostro organismo è sempre impegnato a bilanciare i danni a carico delle strutture più esposte, ricorrendo all'attivazione di meccanismi protettivi".
Ora con l'avanzare dell'età questo meccanismo di regolazione progressivamente diminuisce di efficacia. Il risultato che si verifica è uno sbilanciamento "a favore di un eccesso di radicali liberi e quindi del danno a cellule e tessuti", ha spiegato la ricercatrice.
Pizzi ha quindi chiarito che le parti più colpite sono quelle della sostanza nera, per appunto la parte ricca di mitocondri.
I prossimi passi ha spiegato Pizzi, consisteranno nel capire come la c-Rel, il cui compito è quello di difendere i mitocondri di tutto l'organismo, "possa svolgere un ruolo così cruciale proprio a livello delle cellule della sostanza nera".
Ecco quindi che la ricerca si indirizzerà verso l'individuazione di una strategia in grado di mettere in azione la proteina sentinella c-Rel.
I tempi per la messa a punto di terapie farmacologiche saranno comunque lunghi, ha spiegato Pizzi.
In Italia i casi di Parkinson sono circa 220 mila con un'incidenza del 2% sulla popolazione over 65 anni (dati ISS).
E' più comune sopra i 60 anni, colpisce a un'età media di 55 anni, ma non sono rare diagnosi intorno ai 40 anni. Il tasso di incidenza aumenta comunque notevolmente con l'età.
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20 agosto 2012