Fans ad alte dosi aumentano il rischio di infarto e di eventi cardiovascolari
L'uso abituale di farmaci contro il dolore (FANS) potrebbe alzare il rischio di eventi cardiovascolari come l'infarto e l'ictus. Lo sostiene una recente ricerca pubblicata sulla rivista specialistica Lancet.
Secondo i ricercatori dell'Università di Oxford, l'uso di alcuni FANS, soprattutto se assunti ad alti dosi e per periodi lunghi, produce un rischio cardiaco reale.
Si tratta di antinfiammatori non-steroidei, frequentemente utilizzati per trattare i dolori soprattutto osteoarticolari causati da patologie come artrite, periartrite, artrosi, solo per fare qualche esempio.
La ricerca è stata portata a termine prendendo in considerazione 639 studi relativi a questa tipologia di farmaci, la platea dei pazienti coinvolti è molto vasta, più di 300 mila.
I dati indicano che alcuni FANS possono concorrere ad un innalzamento del rischio di infarto del 33%.
I ricercatori hanno rilevato che per ogni mille pazienti affetti da artrite, e trattati con alte dosi di FANS per un lungo periodo, il rischio di un evento cardiovascolare importante passa dall'8 per mille all'11 per mille.
In sintesi, si verificano tre infarti in più rispetto ai pazienti non trattati con i FANS.
Degli effetti collaterali prodotti dagli antinfiammatori non-steroidei c'è ampia letteratura scientifica che parla di problemi gastrointestinali che, nei casi di lungo utilizzo, possono produrre ulcere o emorragie, tuttavia raramente letali.
Proprio per questo motivo furono immessi sul mercato FANS di nuova generazione (detti inibitori selettivi dell'enzima COX-2), ma i dati della recente ricerca confermano l'aumento del rischio cardiovascolare.
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Maggio 2013