Morto Kornberg. Scoprì la sintesi del Dna
Il biochimico statunitense Arthur Kornberg, premio Nobel per la medicina nel 1959 per le sue scoperte sui meccanismi della sintesi biologica dell'acido deossiribonucleico (Dna), è morto venerdì sera per una crisi respiratoria nell'ospedale dell'università di Stanford. Aveva 89 anni. Professore emerito di biochimica presso la Stanford School of Medicine, Kornberg conquistò il premio Nobel con il collega spagnolo Severo Ochoa, per gli studi su come l'informazione genetica viene trasferita da una molecola di Dna all'altra.E per aver ricostruito in vitro le fasi di sintesi del Dna. Nel 2006 il figlio di Kornberg, Roger, ha vinto il premio Nobel per la chimica per i suoi studi sui micromeccanismi della trascrizione del Dna. Nato il 3 marzo 1918 a New York, nel quartiere di Brooklyn, Arthur Kornberg si laureò in medicina nel 1941 all'università di Rochester. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti per le sue ricerche, nel 1979 lo scienziato ottenne dal presidente americano la National Medal of Science. Autore di numerosi libri sul Dna, aveva 'licenziato' poche settimane fa 'Germ Stories', che uscirà nelle librerie statunitensi il prossimo 15 novembre.
Con i suoi primi importanti lavori scientifici, Kornberg chiarì la sequenza di reazioni biochimiche che conduce alla sintesi dei coenzimi Nad e Fad. Scoprì anche alcune reazioni rientranti nella vita di biosintesi dei fosfolipidi e altre facenti parte del ciclo degli acidi tricarbossilici. Successivamente fece luce sulle tappe della sintesi dei nucleotidi pirimidimici e chiarì alcuni aspetti della sintesi di quelli purinici.
Tutte queste esperienze nel campo della biosintesi, e soprattutto quelle concernenti la biosintesi di componenti degli acidi nucleici, gli furono preziose quando intraprese l'ambizioso progetto di ricostruire in vitro le fasi di sintesi del Dna a partire dai suoi costituenti, progetto realizzato dopo aver isolato il fondamentale enzima Dna-polimerasi. Per questo lavoro Kornberg ricevette nel 1959, unitamente a Ochoa, il premio Nobel per la medicina.
Pagina pubblicata il 29 ottobre 2007