Omaggi ai medici di famiglia con un occhio alla salute
Un fenomeno che si è trasformato nel tempo. "Il regalo per il medico di famiglia è un gesto davvero 'gratuito'. Nulla è dovuto - spiega Stefano Nobili, responsabile della comunicazione del Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami) - per questo rappresenta al meglio il riconoscimento della stima e del particolare rapporto umano che si sviluppa.E bisogna ammettere che fa piacere essere un punto di riferimento per le persone che si visitano ogni giorno". Rispetto al passato "riceviamo dai pazienti meno 'presenti' - continua Nobili - e si tratta anche di oggetti di valore ridotto che arrivano soprattutto dalle persone più anziane, in particolare dalle donne.
Nella mia giovinezza ho il ricordo di un medico di famiglia della ricca provincia lombarda con lo studio 'invaso' dai doni natalizi, che gli impedivano addirittura di muoversi nell'ambulatorio. Oggi non è più così. Il dono è solo il segnale di amicizia e riconoscenza". Dunque, è cambiato il tipo di doni. Sono diventati più 'salutisti'.
"Anni fa - ricorda Mario Falconi, medico di famiglia e presidente dell'Ordine dei medici di Roma - ci consideravano, forse, dei grandi bevitori. Arrivavano soprattutto vini, liquori e alcolici. Oggi è più frequente ricevere olio, alimenti o cose che i pazienti hanno fatto in casa o prodotto magari nella casa di campagna.
E non sono comportamenti diffusi solo in provincia. Nel mio quartiere, in realtà , io sono come il medico del paesino". Falconi rileva anche che, spesso, ad essere più generose, sono le persone che hanno meno. "E' una cosa che mi fa piacere - ammette Falconi - ma che mi crea anche un senso di disagio. Personalmente cerco di equilibrare 'redistribuendo' i doni alimentari ricevuti, che per me sarebbero troppi. Ne offro parte ai pazienti che ne hanno più bisogno e parte alla Caritas". Il dono natalizio al medico di fiducia "è un'abitudine radicata negli italiani - dice Mauro Martini, presidente dello Snami, medico di famiglia nella provincia milanese - che però, negli ultimi anni si è molto ridimensionata.
Oggi sono molti quelli che inviano semplicemente un biglietto d'auguri per dare un segno del proprio pensiero di stima. Personalmente ho notato, con grande piacere, che c'è la tendenza a dimostrare al medico di famiglia la propria riconoscenza anche in altri momenti dell'anno. Mi è capitato, per esempio, di ricevere cartoline di saluto dalle vacanze. E questi sono piccoli gesti che fanno bene al medico perchè si tratta di 'regali' non legati ad un'abitudine, come può essere il Natale, ma che testimoniano come il paziente si sia ricordato di te: è il segno di un rapporto forte tra i medici di famiglia italiani e i loro pazienti".
Dello stesso parere Giacomo Milillo, segretario generale della Federazione italiana nei medici di medicina generale (Fimmg). "Il dono natalizio - spiega - è legato all'affetto , perché non ci sono altri motivi per farlo. E' un gesto di gratitudine per qualcosa che si ritiene di aver ricevuto dal punto di vista umano". Non a caso sono più gli anziani che si 'ricordano' del medico a Natale. "Per loro - conclude Milillo - è quasi un rito, sono i più assidui frequentatori degli ambulatori e il medico è la figura di maggiore riferimento per loro.
I doni sono sempre più simbolici e, proprio per questo, fanno davvero piacere. In più di un'occasione ho conservato con molta cura piccole cose che però mi sono rimaste nel cuore per quel che rappresentavano".
Pagina pubblicata il 19 dicembre 2007