Mortalità oncologica in calo tra i giovani
Ogni anno il cancro uccide 2200 tra adolescenti e giovani adulti, colpiti più frequentemente da malattie ematologiche.I giovani che si ammalano di tumore muoiono sempre meno. In poco più di 10 anni - dal 1990 al 2002 - si è ridotta di circa il 30 per cento la mortalità dei pazienti tra i 15 e i 39 anni: -29 per cento per gli uomini e -26 per cento per le donne. Nonostante tutto, al 2002, ogni anno il cancro uccide 2200 tra adolescenti e giovani adulti, colpiti più frequentemente da malattie ematologiche. Sono i dati di una recente indagine Istat presentata al convegno su "i tumori ematologici nell'adolescente e nel giovane adulto", in corso all'Università Cattolica di Roma.
I dati indicano una mortalità femminile più bassa rispetto a quella maschile, e il 'vantaggio' delle donne si mantiene nei linfomi Hodgkin e non Hodgkin, ma non nelle leucemie. In generale, in questa fascia di età, la sopravvivenza tende a crescere in maniera simile agli altri paesi europei ad esclusione della Finlandia che ha i migliori dati di sopravvivenza internazionali. Buone notizie insomma per i giovani pazienti malati di tumore, "legati - spiega Giuseppe Leone, direttore dell'Istituto di ematologia dell'Università Cattolica di Roma e organizzatore del convegno - sia al miglioramento delle cure sia alla diagnosi più tempestiva.
E, in questo ultimo caso, dobbiamo dire anche grazie alle mamme italiane che, rispetto a quelle statunitensi (dove i dati di mortalità sono peggiori), sono molto attente alla salute dei figli adolescenti. Insomma, è uno degli aspetti positivi dell'essere 'bamboccioni'".
Sul piano dell'organizzazione del sistema sanitario, i dati Istat mostrano una forte migrazione regionale. Sui 70 mila ricoveri annui in Italia, circa il 20 per cento avviene fuori dalle Regioni di residenza. A spostarsi di più soprattutto i cittadini meridionali: provenienti da Calabria, Sicilia, Campania, Abruzzo e Marche.
Mentre i poli di attrazione sono Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana. In pratica, su 100 adolescenti che si ricoverano fuori regione, 16 provengono dalla Campania, 12 dalla Sicilia, 11 dalla Puglia, 9 dalla Calabria. Trentasei vanno in Lombardia, 12 in Emilia Romagna, 12 in Toscana, 6 in Friuli.
Pagina pubblicata il 22 febbraio 2008