Menopausa regolare dopo la fecondazione
Nessun rischio di menopausa precoce né di sintomi più pesanti una volta entrate nel periodo post-fertilità, per le donne che si sono sottoposte a fecondazione artificiale.Uno studio effettuato su 200 donne che hanno avuto un figlio grazie alle tecniche di fertilizzazione in vitro dimostra per la prima volta che i trattamenti per stimolare le ovaie in laboratorio non hanno conseguenze indesiderabili a lungo termine: le pazienti arruolate dagli esperti della Bourne Hall Clinica (Gb) sono entrate in menopausa in età che rientrano nella media nazionale britannica.
L'idea secondo cui la fertilizzazione in vitro potrebbe provocare la menopausa precoce, nasce dall'ipotesi che la stimolazione delle ovaie possa velocizzarne il declino biologico.
Facendole 'invecchiare' prima del tempo. Ma il gruppo di volontarie che hanno partecipato allo studio e che erano ricorse alla fecondazione assistita nel 1980, quando peraltro i farmaci utilizzati erano più pesanti di quelli impiegati oggi - riporta la rivista 'Reproductive Bio Medicine Online' - pur non essendo stata effettuata un'analisi con campione di controllo, non è entrato in menopausa in anticipo rispetto al normale.
In realtà, fra i medici, pochi credevano nella possibilità che la fecondazione artificiale potesse nuocere realmente in tal senso e questo perché l'ipotesi contraria dovrebbe essere applicata alla pillola.
Vedi:
Sterilità, maschile, femminile e di coppia
Pagina pubblicata il 04 maggio 2008