Italiani maturi nel consumo di farmaci
Secondo un indagine Censis c'è sempre più attenzione nell'uso di medicinali e molta cautela al momento dell'acquisto.In base ai dati del 42esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2008, l'atteggiamento degli italiani verso il farmaco sta diventando più maturo, in particolare in fatto di consumi. A testimoniarlo è l'andamento della spesa farmaceutica, sia pubblica sia privata.
Non solo. La maggior maturità in fatto di medicinali "rappresenta il portato di un'evoluzione di lunga deriva, nella quale si è assistito a un'ampia rinegoziazione dell'intera gamma delle strategie di tutela della salute, dove il medicinale conquista sempre maggiore centralità".
L'80% degli italiani, rileva l'indagine Censis-Fbm realizzata nel 2008, ritiene che il farmaco aiuti a convivere con le patologie croniche (+26% rispetto al 2002), il 76% (+15,7% rispetto al 2002) vi vede uno strumento per il miglioramento della qualità della vita, mentre il 54% ne sottolinea il contributo nella sconfitta delle malattie mortali (+14% rispetto al 2002). D'altra parte, rispetto ai propri genitori, il 54% dei connazionali si sente più informato sulle corrette modalità di assunzione, oltre il 52% ritiene di avere più dimestichezza su quando e come utilizzarli, più del 51% conosce meglio i rischi di un eccessivo consumo e degli effetti collaterali.
L'indagine evidenzia, dunque, una diffusa propensione all'autogestione misurata, che si salda con la convinzione della delicatezza e della strategicità del ruolo dei farmaci. Infatti gli stessi cittadini sottolineano la necessità di cautela nell'acquisto, e il 30,4% pensa che tutti i farmaci debbano essere venduti esclusivamente in farmacia.
Infine, per il 71,7% degli italiani, il consumo eccessivo di farmaci è imputabile all'ansia e all'idea che possano risolvere tutto. Un dato che, commenta il Censis, ancora una volta si inscrive nel percorso di responsabilizzazione individuale rispetto all'uso dei medicinali.
Pagina pubblicata il 08 dicembre 2008