La via italiana al sangue artificiale
Produrre sangue artificiale da cellule staminali? "L'Italia è vicina a raggiungere lo stesso obiettivo annunciato dai ricercatori britannici. In tempi analoghi", dunque forse già fra tre anni, "ma lavorando sulle cellule adulte. Certo una cosa è dire che fra tre anni si arriverà alla sperimentazione, altra è parlare di produzione industriale.E' bene precisare che quella del sangue artificiale è una produzione costosissima. Dunque si tratterà di una soluzione complementare, che non sostituirà le donazioni". A descrivere la via italiana al sangue artificiale, all'indomani dell'annuncio di uno studio targato Gb, è il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio, a margine di un incontro sulle attività trasfusionali organizzato dall'Osservatorio Sanità e salute della capitale.
"Vorrei raffreddare gli entusiasmi sorti dopo l'annuncio della ricerca britannica - afferma Fazio - Precisando che gruppi di studiosi italiani stanno portando avanti lavori molto avanzati sulle staminali adulte per arrivare al sangue artificiale. Ma la via italiana è quella scelta anche dalle Forze armate Usa - precisa - Lavoriamo sulle cellule adulte anche per una sostenibilità a lungo termine.
C'è anche una collaborazione con la Mayo clinic americana e gli studiosi dell'Istituto superiore di sanità", aggiunge. Dunque l'Italia non è indietro in questo settore. "Si tratta però di una produzione molto costosa, che dunque non sostituirà mai le donazioni", ribadisce il sottosegretario".
Pagina pubblicata il 24 marzo 2009