MPV, legge 40 ha salvato 120 mila embrioni
Il Movimento per la vita (Mpv) difende con i numeri la legge 40 sulla fecondazione assistita. "E' un buon compromesso e funziona, tutelando la vita". Solo nel triennio 2005-2007 sono stati salvati 120 mila embrioni, numero ottenuto calcolando la possibile formazione in sovrannumero di ovociti fecondati rispetto ai limiti della legge, e la "possibile distruzione diretta o per congelamento".Questi in sintesi alcuni dati presentati dal Mpv nel secondo Rapporto sullo stato di attuazione della legge 40, illustrato venerdì a Roma dal presidente del Movimento, Carlo Casini. Secondo Casini la legge ha funzionato sia per quanto riguarda i successi delle gravidanze, maggiori rispetto al passato, sia per il dato delle pazienti con sindrome da iperstimolazione ovarica: una percentuale di casi più bassa rispetto al resto d'Europa, spiega.
Casini spera che il Rapporto possa essere utile anche per evitare che la recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato parte della legge, non snaturi completamente la normativa. "Stiamo aspettando le motivazioni della sentenza della Consulta - afferma - Abbiamo deciso di presentare il Rapporto in questo momento, proprio mentre i giudici stanno scrivendo le loro motivazioni, nella speranza di fornire ulteriori elementi di conoscenza e chiarire i risultati positivi della legge.
Le motivazioni dei giudici potranno ferire poco o molto questa legge. Preferisco pronunciarmi dopo averle lette". Ma Casini sottolinea che nell'applicazione pratica della normativa, anche dopo la sentenza non c'è l'obbligo di produrre più di tre embrioni (la Consulta ha infatti bocciato questo limite). "Questo Rapporto - continua Casini - indica come il limite dei tre embrioni abbia avuto effetti positivi sulla riduzione degli embrioni morti sia per l'aumento delle nascite. In pratica fornisce motivazioni per dire ai centri che, almeno nella pratica, è utile comportarsi come prima".
Pagina pubblicata il 19 aprile 2009