Napolitano risponde a Ravasin
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato una lettera a Paolo Ravasin, malato di Sla e presidente della Cellula Coscioni di Treviso. L'uomo, il 21 aprile scorso, si era rivolto al capo dello Stato con un videomessaggio, puntando il dito contro il Ddl sul testamento biologico. Il provvedimento, dopo aver avuto il via libera del Senato, si appresta a iniziare il suo iter alla Camera. A rendere nota la missiva di Napolitano è lo stesso Ravasin."Caro Ravasin - scrive il presidente della Repubblica - lei mi si rivolge con le stesse parole indirizzatemi a suo tempo da Piergiorgio Welby, e anch'io vorrei dirle che raccolgo il suo appassionato messaggio con la stessa attenzione e partecipazione con cui seguo tutti i casi di tragica sofferenza personale, al di là delle posizioni che ciascuno può esprimere in termini generali. I temi da lei ora evocati - disciplina della fine vita, testamento biologico, trattamenti di alimentazione e idratazione meccanica - continuano a interrogare le coscienze individuali e investono sempre più la responsabilità collettiva".
"Auspico che le parole del presidente ispirino nei prossimi giorni le coscienze dei parlamentari che, a mio avviso, hanno finora svilito uno di questi beni costituzionali da tutelare di cui egli parla: la libertà di scelta", commenta dunque in una nota lo stesso Ravasin.
"Ringrazio di cuore il presidente Napolitano per la sua risposta - aggiunge - Capisco che la carica da lui ricoperta gli imponga riserbo sulla sua opinione personale, tuttavia ritengo molto importanti le sue parole, specie quando auspica che, in materia di scelte di fine vita, si tenga conto del dovuto equilibrio tra i diversi beni costituzionali da tutelare".
Pagina pubblicata il 28 aprile 2009