Staminali, TAR boccia ricorso su bando embrionali
Respinto. Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato da tre ricercatrici contro il Bando del ministero del Welfare che destina 8 milioni di euro a progetti di ricerca sulle staminali, escludendo gli studi sulle embrionali umane. Emanato a fine febbraio, il Bando era immediatamente finito al centro delle polemiche.Elisabetta Cerbai, farmacologa dell'università di Firenze, Elena Cattaneo, direttore del Centro interdipartimentale di ricerca sulle cellule staminali dell'università Statale di Milano, e Silvia Garagna, biologa all'università di Pavia, avevano così deciso di rivolgersi al Tribunale, a cui avevano presentato ricorso il 24 giugno scorso. Le tre studiose, dopo lo stop del tribunale, ora stanno considerando la possibilità di impugnare la sentenza."Tenuto conto del quadro normativo di riferimento desumibile dalla legge n. 40/2004", che regola la fecondazione assistita in Italia, e "pone specifici limiti alla sperimentazione sugli embrioni umani.
Considerato - si legge nell'ordinanza del Tar del Lazio - che non appare comprovata la legittimazione attiva delle ricorrenti con riguardo alla impugnazione della clausola interdittiva dell'invito a partecipare, atteso che il ricorso non risulta proposto né da 'destinatari istituzionali' né da 'Istituzioni esterne' collegate con i primi da specifici accordi.
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sez. III Quater, respinge l'istanza di sospensione del provvedimento impugnato". In un solo colpo - conclude con una stilettata - ai ricercatori tutti, coloro che lavorano in ambito scientifico ma anche in ambito umanistico, è stata scippata l'autonomia come studiosi e ricercatori. Questa è stata trasferita alle 'istituzioni' cioè agli ospedali e ai rettori".
Pagina pubblicata il 19 luglio 2009