Via libera a DDL cure palliative
Via libera della Commissione Affari sociali della Camera al ddl sulle cure palliative e le terapie del dolore."Il provvedimento - spiega Giuseppe Palumbo, presidente della Commissione, a margine della riunione che sta proseguendo ora sul tema del testamento biologico - è stato licenziato all'unanimità". La 'quadra' per il ddl al centro delle polemiche nelle settimane scorse, è stata trovata grazie allo stanziamento, contenuto nel dl anti-crisi, di 50 mln di euro da destinare alle terapie del dolore.
In commissione, durante le votazioni, anche il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio. I fondi trovati, e giunti anche in seguito ai rilievi critici formulati dalla Commissione Bilancio, "non sono tantissimi - riconosce Palumbo - ma neanche pochi" e verranno "scorporati dalle risorse destinate alle Regioni nell'ambito del Fondo sanitario nazionale". I finanziamenti per le cure palliative inseriti nel decreto volto a contrastare la crisi, si aggiungono "ai 100 mln di euro previsti - spiega il presidente della Commissione - da un provvedimento precedente sul medesimo tema". L'obiettivo "è quello di realizzare una rete" che si estenda da un estremo all'altro della Penisola.
Tant'è che le regioni che non utilizzeranno i 50 mln previsti dal ddl per le cure palliative "rischiano di non vedere arrivare neanche i fondi ordinari" se non si daranno da fare per mettere in piedi un sistema ad hoc. Intanto Palumbo farà il possibile affinché il testo arrivi "al più presto in Aula". Tra le misure contenute nel provvedimento, "il potenziamento delle strutture esistenti, ma anche la creazione" di nuovi centri.
Per realizzare la rete "si conta sul collegamento tra territorio - spiega Palumbo - hospice e ospedali", avvalendosi anche del gioco di squadra "delle associazioni di volontariato". Si prevede, inoltre, "l'istituzione di un osservatorio", chiamato a vigilare sulla messa a punto della rete assistenziale, e l'istituzione "di master nelle università incentrati proprio su cure palliative e terapie del dolore, perché ad oggi non esistono specializzazioni su questo delicato fronte".
Pagina pubblicata il 23 luglio 2009