Tribunale di Roma, razionalizzati i periti
Razionalizzazione. Questo il 'mantra' con cui il Tribunale ordinario di Roma ha messo mano all'esercito di consulenti tecnici di tutte le specialità, fra cui anche migliaia di medici, che fino a poco tempo fa potevano essere chiamati per aiutare i giudici a pronunciarsi sui singoli casi."Un numero stragrande - sottolinea Paolo De Fiore, presidente del Tribunale ordinario di Roma, a margine di un incontro ieri all'Istituto superiore di sanità di Roma sulla responsabilità professionale medica - che abbiamo ridotto a circa 11.000, fra i quali anche 4-5 mila medici. E che contiamo di ridurre ancora, all'interno di una revisione degli albi dei consulenti tecnici". Ma il processo di razionalizzazione in atto nella Capitale non finisce qui.
"Ipotizziamo - spiega De Fiore - la creazione di un albo speciale, anzi un superalbo di consulenti, per valutare l'operato dei periti: dall'affidabilità, alla puntualità, alla formazione". In pratica, un sistema per poter mettere a disposizione dei giudici i migliori esperti possibili. "Quello del perito è un 'mestiere' difficile", sottolinea Giuseppe Novelli, preside di Medicina all'ateneo di Tor Vergata, genetista e perito in molti processi. "Non è semplice risalire a una possibile colpa, ad esempio dire se una malformazione fetale si poteva o no vedere in utero. Per questo la scelta del perito è importante: devono essere selezionati professionisti con un curriculum adatto". Obiettivo, evitare "selezioni scriteriate che hanno portato, in passato, a perizie ginecologiche stilate da medici non ginecologi", rileva Giorgio Santacroce, presidente della Corte d'Appello di Roma. "Certo - nota De Fiore - per il super-albo occorrerebbe un programma informatico ad hoc, finanziato dal ministero.
Ma lo sforzo di razionalizzazione in corso al Tribunale di Roma va comunque avanti". L'interesse per i temi della responsabilità sanitaria medica è alto, considerato che i magistrati capitolini hanno collaborato a realizzare l'indagine sulle 1.900 sentenze emesse dalle sezioni specializzate in colpa medica del Tribunale Civile di Roma negli anni 2001-2007, presentata ieri all'Iss. "Anche in medicina la domanda di giustizia è cresciuta", conclude il presidente del Tribunale ordinario della Capitale.
Pagina pubblicata il 14 ottobre 2009