Roccella, spesso si sbaglia sui vegetativi
Quando si diagnostica uno stato vegetativo, "nel 40% dei casi siamo davanti a un errore e ormai la comunità scientifica si chiede se esista effettivamente uno stato vegetativo 'perfetto', nel senso di uno stato di vita vegetativa priva di qualunque livello di coscienza.Gli strumenti diagnostici, la verifica degli errori e le nuove acquisizioni scientifiche sembrano indicare una forte perplessità su questa definizione". Ad affermarlo è stato il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, intervenendo ieri a Roma alla conferenza stampa di presentazione della Giornata nazionale dei risvegli, in programma il 7 ottobre.
"Domani (oggi ndr) - ha annunciato Roccella - la Commissione sugli stati vegetativi che abbiamo istituito al ministero del Welfare promuove un incontro con esperti europei proprio per la verifica delle definizioni vigenti e per discutere delle ultime acquisizioni in materia.
A mio parere deve prevalere sempre e comunque un laico principio di precauzione, mentre spesso la stampa e anche i medici utilizzando termini che non sono certi con molta superficialità", ha sottolineato. "La Commissione ministeriale - ha aggiunto il sottosegretario - è formata da due diversi gruppi di lavoro, uno composto dalle associazioni dei familiari e uno dagli esperti scientifici.
Ha tre obiettivi: eseguire un'analisi epidemiologica della situazione italiana, esaminare la letteratura scientifica arrivando a elaborare definizioni condivise e infine individuare percorsi di cura adeguati".
Pagina pubblicata il 17 settembre 2009