Sigo, proteggiamo donne da infertilità e violenza
La donna è "la nostra prima casa, ma oggi è una casa sotto assedio: la fertilità è in calo, la violenza in aumento, il suo peso sociale viene continuamente ridimensionato. È urgente e necessaria un'inversione di marcia e una riflessione collettiva".Parole appassionate, quelle di Giorgio Vittori, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), che questa ieri sera ha promosso - presso il Circolo Ufficiali di Marina 'Caio Duilio' di Roma - la presentazione del libro 'La prima casa' (Poletto Editore), scritto da Salvatore Mancuso, presidente del Comitato etico dell'Ospedale Universitario Agostino Gemelli di Roma, e dalla giornalista Mariella Zezza. "Assistiamo ad una grave devalorizzazione delle problematiche femminili: nei Paesi in via di sviluppo, dove ogni 8 minuti una donna muore per complicanze correlate ad aborti compiuti in condizioni di non sicurezza, e ogni 40 una viene uccisa dal partner, ma anche qui, in Italia", dice il ginecologo. E basta guardare i numeri per avere un quadro della situazione. La percentuale di infertilità continua a crescere: una coppia su cinque ha difficoltà legate al concepimento. Anche perché, sostengono gli specialisti, nessuno spiega alle donne come proteggere il loro apparato riproduttivo.
La violenza continua a rappresentare la principale minaccia al benessere, fisico e psichico femminile: sono più di mezzo milione (520mila) le donne dai 14 ai 59 anni che nel corso della vita hanno subito una violenza tentata o consumata, il 3% del totale in quella classe d'età. E ancora oggi la salute femminile ha un peso diverso, e inferiore, rispetto a quella maschile, "come si deduce dallo scarso valore economico attribuito alle prestazioni di ginecologia e ostetricia. Oggi il loro rimborso, misurato in DRG, è stato ridotto in media del 25-30%, con il risultato di ipotecare il futuro della attività del materno infantile.
Ci auguriamo che questo libro, in vendita nelle librerie, possa rappresentare una guida utile ma anche uno spunto per promuovere una riflessione più profonda. Anche, e soprattutto, fra le Istituzioni", auspica Vittori.
Pagina pubblicata il 09 settembre 2009