Neanche l'Amci denuncerà
"Siamo contrari a qualsiasi norma che introduca l'obbligo, per i medici, di denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie. Se il provvedimento prevede invece per i camici bianchi la possibilità, senza costringerli alla denuncia, sono comunque certo che nessun medico denuncerà i clandestini.E noi siamo pronti a fare delle campagne che vadano in tale direzione". Vincenzo Saraceni, presidente dell'Associazione medici cattolici italiani (Amci), chiarisce all'ADNKRONOS SALUTE la posizione dei camici bianchi cattolici sul Ddl sicurezza approvato oggi a Palazzo Madama.
Sul 'passaggio' del provvedimento che ha provocato malcontento nel mondo sanitario, aleggia in queste ore confusione tra gli addetti ai lavori, "ma se i medici si trovassero nelle condizioni di denunciare - ci tiene a sottolineare il numero uno dell'Amci - verrebbe meno la tutela della vita umana, che è un diritto al di sopra di ogni altro dovere".
Anche perché la possibilità di essere segnalati una volta giunti in ospedale "accenderebbe la diffidenza negli immigrati irregolari, con il rischio, per questa popolazione, di evitare le cure o di rinviarle nel tempo. Una possibilità - fa notare Saraceni - che comporta ovvi pericoli per l'intera collettività".
Pagina pubblicata il 02 luglio 2009