Ricetta online non sia a spese dei medici
I medici di famiglia italiani sono disponibili a collaborare per la ricetta online, spedita direttamente dal pc del medico a quello del farmacista. Così come sono disponibili a fornire dati elettronici alle Asl - richieste ormai obbligatorie per legge - ma "chiedono con fermezza di essere messi nelle condizioni di adempiere a questi compiti senza dover sostenere di tasca propria gli investimenti necessari".E soprattutto senza sanzioni. Lo ha detto il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale, Giacomo Milillo, nella sua relazione al congresso nazionale, in corso a Santa Margherita di Pula (Ca). "Prima di criminalizzare il comportamento dei medici, che nel settore stanno sviluppando competenze specifiche da anni - ha detto Milillo - è opportuno che Governo e Regioni identifichino una indispensabile sede di coordinamento delle progettualità e dell'impiego delle risorse in campo".
E Milillo ha denunciato il rifiuto del confronto da parte dei responsabili del ministero dell'Economia sul tema, anche per il superamento di alcuni problemi tecnici. Risposta immediata da parte del viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, che ha proposto l'istituzione di un gruppo di lavoro sull'informatizzazione e si è impegnato ad "accompagnare i medici" per trovare "soluzioni alle criticità. Ci proponiamo di fare da cavallo di Troia con gli altri ministeri per risolvere questi problemi".
Pagina pubblicata il 15 ottobre 2009