Vaccini: "social price" per anti-hpv
A oggi tutte le Regioni italiane vaccinano gratuitamente le ragazze di 12 anni contro il papillomavirus umano (Hpv) e solo in alcune l'offerta gratuita è stata estesa anche ad altre fasce d'età.
Ma una nuova iniziativa è stata messa in campo da alcune Regioni, quella del "social price": una misura che consente a tutte le donne fino a 26 anni, che non rientrano nelle fasce di gratuità, di accedere alla vaccinazione anti-Hpv nelle Asl pagando circa 1/3 del prezzo praticato in farmacia.
"La Società italiana di igiene (Siti) si fa portatrice da tempo di questo messaggio a favore dell'implementazione di un prezzo agevolato nelle Asl per tutte le donne fino a 26 anni, perché favorisce il raggiungimento di elevate coperture vaccinali nel rispetto degli obiettivi della sanità pubblica e garantisce alle donne la libertà di scelta per la tutela della propria salute", sottolinea Carlo Signorelli, vicepresidente della Siti, in occasione dell'XI Congresso nazionale della società scientifica in corso a Napoli.
L'incontro partenopeo fa anche il punto sui vaccini disponibili contro l'Hpv, principale causa del tumore al collo dell'utero. "I parametri per valutare l'efficacia della vaccinazione contro il Papillomavirus umano - sottolinea Giancarlo Icardi, responsabile del dipartimento d'Igiene dell'università di Genova - si devono basare sull'effettiva capacità di prevenire le patologie genitali correlate al virus.
Oggi grazie alla vaccinazione e all'implementazione dei programmi regionali possiamo efficacemente prevenire molte patologie correlate a questo virus. Entrambi i vaccini disponibili, il bivalente e il quadrivalente, sono efficaci nel prevenire oltre il 70% delle forme di cancro del collo dell'utero. Il vaccino quadrivalente protegge anche dalle lesioni precancerose di vulva e vagina e dai condilomi genitali".
Pagina pubblicata il 18 ottobre 2009