Visita cardiologica per tutti gli sportivi
L'appuntamento dal cardiologo, attualmente obbligatorio per coloro che praticano un'attività sportiva agonistica, dovrebbe essere esteso anche alle persone che fanno sport amatoriale. Lo chiedono a gran voce gli esperti della Società italiana di cardiologia (Sic), che ieri a Roma hanno presentato la campagna 'Battiti per il tuo cuore', un'iniziativa volta a sensibilizzare i più giovani sui rischi cardiovascolari. Questa misura - assicurano gli esperti - sarebbe fondamentale per prevenire eventuali casi di morte improvvisa giovanile, che oggi ha un'incidenza negli under 35 di un caso ogni centomila l'anno. "La campagna - spiega Paolo Marino, presidente Sic - vuole mettere i giovani al centro del progetto, sono loro i protagonisti del loro futuro". Non solo cinema, però. Lo spot sarà diffuso anche allo stadio Olimpico di Roma l'8 novembre, in occasione della partita Lazio-Milan. E ulteriori informazioni saranno pubblicate su un sito ad hoc. "Cinema, stadio e internet - sottolinea Francesco Fedele, past president Sic - sono tre mondi che appartengono ai ragazzi. E' giusto informarli in questi ambienti affinché il messaggio sia chiaro"."Nello sport - sostiene Gaetano Thiene, consigliere Sic e componente del Comitato scientifico della Fondazione - esiste un rischio di morte improvvisa tre volte superiore rispetto a quello dei giovani sedentari. Si tratta di arresti cardiaci da fibrillazione ventricolare". Non è chiaramente lo sforzo fisico che mette a repentaglio la vita dei giovani, "ma il fatto che il cuore - spiega l'esperto - sottoposto ad un aumento di prestazione cede improvvisamente per colpa di una malattia 'silenziosa'. Consiglio quindi a tutti, anche a coloro che non praticano sport a livello agonistico, una visita cardiologica con elettrocardiogramma a riposo e da sforzo". In Italia un giovane su 10 fa sport agonistico, "ma per gli altri 9 non c'è difesa - prosegue Thiene - perché sono molti quelli che fanno attività fisica per hobby, a livello amatoriale o nelle scuole". Nel 1980, per legge, fu inserita la visita cardiologica per lo sport agonistico. Da quella data a oggi c'è stato un calo del 90% dei casi di morte improvvisa. "Sono dati che tutto il mondo ci invidia - conclude Thiene - non vedo perché questa misura non debba essere estesa anche alle attività sportive non agonistiche".
Durante la conferenza stampa è stato proiettato un decalogo ideato da Thiene e che può essere utile distribuito ai cittadini per far comprendere come vivere al meglio l'esperienza sportiva. Gli interessati possono scaricarlo in formato PDF cliccando QUI
Pagina pubblicata il 22 ottobre 2009