Strategia nazionale contro il cancro
Un piano nazionale "che possa massimizzare gli sforzi di tutti i soggetti coinvolti nella lotta a questa malattia, dalle istituzioni al volontariato". E' l'impegno annunciato dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, nel suo intervento alla cerimonia al Quirinale per la Giornata della ricerca sul cancro, promossa dall'Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) e dalla sua Fondazione. Sacconi ha ricordato che, nonostante gli straordinari progressi e successi ottenuti, i tumori sono destinati a diventare la prima causa di morte.Questo richiederà un aumento degli sforzi e degli investimenti. "La lotta al cancro - ha affermato Sacconi, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - è una delle priorità del Servizio sanitario nazionale, per l'elevata incidenza della malattia che con 170.000 decessi rappresenta la seconda causa di morte e per il suo pesante impatto sociale ed economico". Due, ha elencato il ministro, gli obiettivi strategici prioritari: "Ridurre la mortalità per cancro e garantire equità nell'accesso all'assistenza. Sentiamo pertanto il peso e la responsabilità di agire al meglio per garantire i livelli essenziali di assistenza e i servizi in tutte le aree geografiche del Paese", ha sottolineato. "Ogni cittadino deve avere, a prescindere dal luogo di residenza - prosegue - le migliori opportunità di diagnosi e cura che oggi offre la scienza e livelli assistenziali che garantiscano, oltre alle cure, idonei processi riabilitativi e di reinserimento sociale e lavorativo".
E "massima priorità" va data, ai malati di cancro, "per l'accesso alla diagnosi e alle terapie". I successi ottenuti sul fronte della ricerca, che si sono tradotti in farmaci intelligenti e sofisticati strumenti di diagnosi, rappresentano "svolte epocali che richiedono investimenti in risorse umane e tecnologiche altamente specialistiche".
Il ministro ha ricordato che "il Governo ha recentemente siglato con le Regioni un Patto per la salute, che assegna per i prossimi tre anni risorse aggiuntive per 8 miliardi di euro, che vanno considerati, nelle pur difficili condizioni della finanza pubblica, come un importante investimento sulla salute, sulla ricerca, sulle tecnologie con significative ricadute sul sistema produttivo correlato e sull'ammodernamento strutturale del nostro Paese" - ha concluso - con l'impegno per la messa a punto di un Piano globale nazionale contro il cancro.
Pagina pubblicata il 08 novembre 2009