Ru486, interpretazione della Roccella artefatta e capziosa
Il relazione allo stop del Senato all'iter della pillola abortiva Ru486, il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella ha dichiarato a Sky Tg24:"Noi abbiamo sempre espresso perplessità sulla compatibilità del metodo con la legge 194 che impone di abortire all'interno delle strutture sanitarie pubbliche. Questo è un metodo che nel mondo si è affermato come metodo domiciliare, un metodo lungo perché sono 15 giorni, e anche doloroso perché è una sorta di piccolo travaglio che viene indotto chimicamente. Con l'indagine parlamentare si è chiarito che l'Aifa avrebbe dovuto chiedere un parere al governo proprio sulla compatibilità".
La presidente di Vita di Donna, Elisabetta Canitano, sostiene:
"La legge ha previsto che l'interruzione di gravidanza si svolgesse anche fuori dall'ospedale per quello che si poteva immaginare allora, cioè nei poliambulatori. Il legislatore, per quelle che erano le conoscenze mediche dell'epoca, ha alleggerito il più possibile indicando sia l'ospedale che i poliambulatori come luoghi dove si poteva svolgere l'interruzione di gravidanza.
E proprio immaginando che sarebbero state introdotte nuove scoperte ha scritto all'art.15 della legge 194: Le regioni, d'intesa con le università e con gli enti ospedalieri, promuovono l'aggiornamento del personale sanitario ed esercente le arti ausiliarie sui problemi della procreazione cosciente e responsabile, sui metodi anticoncezionali, sul decorso della gravidanza, sul parto e sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza.
Il legislatore non ha mai inteso che la donna dovesse restare ricoverata per tutta la procedura dato che il problema allora non si poteva porre. Quindi l?interpretazione che dà l'on Roccella è artefatta e capziosa. Non si vuole lasciare alle donne il diritto di scegliere fra le varie procedure come nel resto d'Europa e in buona parte del mondo".
Pagina pubblicata il 26 novembre 2009