Sip migliorare terapia antalgica pediatrica
"In passato molti interventi terapeutici destinati all'infanzia erano inevitabilmente fonte di dolore per i piccoli pazienti. Oggi, grazie all'introduzione di nuove tecnologie e nuovi approcci terapeutici, la 'produzione di dolore' è certamente diminuita. Ma la sensibilizzazione al problema ancora non è diffusa come dovrebbe".
Lo sottolinea Pasquale Di Pietro, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), nel corso del 65esimo Congresso nazionale Sip in corso a Padova fino al 30 novembre. "Un adeguato controllo del dolore pediatrico - continua Di Pietro in una nota - ha bisogno di una sensibilizzazione e formazione ad hoc del personale sanitario e delle famiglie, e di una organizzazione ad hoc, attraverso strutture sia ospedaliere che territoriali. Oggi - evidenzia il presidente della Sip - ogni Regione dovrebbe dotarsi di un centro di riferimento per la terapia antalgica pediatrica, le cui funzioni (riferimento clinico, definizione di protocolli regionali, formazione, gestione dati) siano integrate in una rete regionale pediatrica per il controllo del dolore e le cure palliative".
Inoltre in ogni regione "dovrebbe anche essere attivo un Osservatorio regionale del dolore e in ogni ospedale dovrebbe esistere un Comitato ospedale senza dolore. Purtroppo al momento siamo lontani da questa situazione", osserva l'esperto. "Anche i pediatri del territorio - aggiunge Franca Benini, coordinatore del Gruppo di studio della Sip sul dolore e le cure palliative - possono avere un ruolo importante nella corretta gestione del dolore pediatrico anche a livello ambulatoriale, se adeguatamente formati e supportati dal centro di riferimento. Non dimentichiamo - sottolinea la Benini - che il dolore è uno dei sintomi più destrutturanti per il bambino e per la sua famiglia".
Pagina pubblicata il 28 novembre 2009