Marino, Italia ultima in UE per spesa in ricerca
"Il Governo continua a tagliare fondi per la ricerca, in questo settore il nostro Paese è all'ultimo posto in Europa". A denunciarlo è il senatore Pd Ignazio Marino, intervenuto ad un evento organizzato in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids all'ospedale San Giovanni di Roma. "Eravamo d'accordo con gli altri Paesi - ricorda il senatore - per destinare il 3% del prodotto interno lordo alla ricerca, ma tutto questo non è stato fatto". Marino ammette che "anche il Governo di centrosinistra non ha incentivato particolarmente la ricerca", ma negli ultimi anni la situazione è, se possibile, peggiorata. "Prima eravamo all'1,1% - sintetizza - ora siamo passati allo 0,9%. Numeri che fanno dell'Italia l'ultimo Paese europeo in questo settore: la Svezia destina alla ricerca il 4,5% del proprio Pil, la Finlandia il 3,5%, e tutti gli altri Paesi dell'Europa continentale superano il 2,5%". L'"amarezza" di Marino si acuisce alla luce dell'ultimo emendamento presentato dal Governo per le 'grandi opere', "con un investimento di 460 milioni di euro per il ponte di Messina. In giornate come queste che ci ricordano l'importanza della prevenzione di malattie come l'Aids, dobbiamo sottolineare anche la necessità del sostegno alla ricerca che può combattere queste patologie. Facciamo parte del G8 - conclude - e dobbiamo avere un atteggiamento responsabile nei confronti dei Paesi in via di sviluppo".Pagina pubblicata il 01 dicembre 2009