Sacconi: Ru486 non in day hospital
La pillola abortiva Ru486 va somministrata, secondo il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, in ricovero ospedaliero ordinario e non in day hospital. Alcune Regioni stanno pensando a questa seconda via, dice, ma "stiamo cercando di evitare ogni contenzioso e di chiarire in modo inequivoco quali sono i modi per rispettare la legge dello Stato". E' il monito del ministro, intervistato questa mattina da Maurizio Belpietro nella rubrica 'La telefonata' durante la trasmissione 'Mattino 5'. Sacconi ribadisce la presenza di "un margine di ambiguità" nella delibera con cui l'Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato il 30 luglio scorso l'immissione in commercio della pillola Ru486, delibera che il Cda dell'Aifa ha deciso di mantenere invariata nonostante le richieste del Governo. "A nostro avviso - ricorda il ministro - c'è un solo modo, perché il processo farmacologico abortivo sia compatibile con la legge 194 sull'interruzione di gravidanza: il ricovero ospedaliero ordinario. La delibera dell'Aifa dice che tutto deve svolgersi sotto controllo sanitario ospedaliero, quindi sembra intendere la stessa cosa. Ma qualche Regione - precisa - ha già dichiarato che vorrebbe risolvere la cosa anche con la forma del day hospital, che a nostro avviso non corrisponde alle esigenze di salute della donna per un processo che non è semplice", bensì "molto complesso" e che "può dare luogo a molte complicanze", ripete.Pagina pubblicata il 06 dicembre 2009