Papa, inique leggi che giocano con la vita
Sono leggi non conformi al principio di equità quelle che consentono l'aborto, l'eutanasia e la sperimentazione genetica. E' quanto ha ribadito il Papa nel corso dell'udienza generale del mercoledì, ricordando che la legge naturale cui si rifà la dottrina della Chiesa e che dovrebbe ispirare l'azione dei governanti è fondata sul principio di equità. "Sono conformi all'equità - ha detto il Papa - solo quelle leggi che tutelano la sacralità della vita umana e respingono la liceità dell'aborto, dell'eutanasia e delle disinvolte sperimentazioni genetiche, quelle leggi che rispettano la dignità del matrimonio tra l'uomo e la donna, che si ispirano a una corretta laicità dello Stato", la quale "comporta pur sempre la salvaguardia della libertà religiosa", e che "perseguono la sussidiarietà e la solidarietà a livello nazionale e internazionale". Altrimenti, ha ammonito il Pontefice, "finirebbe per instaurarsi quella che Giovanni di Salisbury - alla cui figura era dedicata l'udienza odierna - definisce la tirannia del principe o, diremmo noi, la dittatura del relativismo: un relativismo che, come ricordavo qualche anno fa, non riconosce nulla come definitivo e lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie".Pagina pubblicata il 17 dicembre 2009