Rasi, in Italia la ricerca sugli antibiotici langue
"Nel 2008, gli studi clinici su farmaci antibatterici e antimicotici sono stati 17 in tutta Italia. Troppo pochi per sperare di veder arrivare nuovi prodotti sul mercato, dato che solo un nuovo medicinale su 200 in sperimentazione raggiunge il mercato". Lo ha affermato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Guido Rasi, intervenendo ieri a Roma alla presentazione della campagna di comunicazione 'Antibiotici, usali con cautela', lanciata dal ministero della Salute, dall'Istituto superiore di sanità e dalla stessa Aifa. "I batteri che preoccupano di più, per la crescente antibioticoresistenza - ha proseguito Rasi - sono l'Escherichia coli e lo Stafilococco aureo, che ormai viene denominato Mrsa (Stafilococco aureo resistente alla meticillina) proprio a causa della sua elevata resistenza. Una volta causava infezioni banali, oggi provoca infezioni ospedaliere gravi, la cui incidenza è molto preoccupante. E', insomma, lo spauracchio infettivologico del futuro". Si continua a osservare, dunque - fa notare l'Aifa in una nota - una scarsa propensione da parte delle industrie farmaceutiche allo sviluppo di nuove molecole di questa categoria. Ed è quindi giustificato l'appello da parte di tutte le Agenzie regolatorie di richiedere alle industrie di tornare a investire nei nuovi antibiotici, poiché lo sviluppo di resistenze agli antibiotici 'classici' è veramente elevato. In particolare, tra le 17 sperimentazioni condotte nel 2008 nel nostro Paese - prosegue l'Aifa - solo una è stata di fase I, due di fase II, 10 di fase III, tre di fase IV (o post-marketing) e una ha riguardato lo studio di bioequivalenza/biodisponibilità.Complessivamente, sono 10 le molecole concretamente in sviluppo. Le aree terapeutiche maggiormente studiate sono quelle dell'immunologia e malattie infettive (35%), seguite dalle malattie dell'apparato respiratorio (25%). Si aspettano ora le nuove molecole che potrebbero essere sviluppate in seguito agli studi fondamentali condotti dai premi Nobel per la chimica 2009 (Venkatraman Ramakrishnan, Ada Yonath e Thomas Steiz), che hanno 'mappato' la posizione delle centinaia di migliaia di atomi che compongono i ribosomi. Si presuppone infatti che questi studi consentiranno la nascita di una nuova generazione di antibiotici, innovativi e mirati, capaci di combattere l'insorgere delle resistenze agli antibiotici sviluppate dai batteri.
Pagina pubblicata il 17 dicembre 2009