Ok a metadone anche su oncologici non ospedalizzati
La somministrazione di metadone può essere considerata un trattamento di prima o seconda linea sicuro ed efficace per il dolore associato al cancro, anche nei pazienti non ospedalizzati. È quanto sottolineano gli autori di uno studio apparso di recente su Cancer. Eduardo Bruera e collaboratori dell'University of Texas M. D. Anderson Cancer Center di Houston hanno confrontato l'effetto del metadone sulla condizioni dolorose di 89 pazienti oncologici "naive" agli oppiodi (primo gruppo) e in 100 individui che sono stati fatti passare al trattamento con questo oppiode sintetico a partire da un differente terapia antidolorifica (secondo gruppo). L'età media dei pazienti era di 60 anni e le dosi giornaliere medie di metadone, utilizzate in due momenti successivi (F1, F2), erano 10 e 15 mg (F1); 10 e 18 mg (F2) per il primo e il secondo gruppo, rispettivamente. La percentuale di successo, in termini di controllo del dolore, nei pazienti iniziati al metadone e in quelli convertiti è stata del 92% e 84%, rispettivamente. Costipazione e nausea sono gli unici effetti collaterali registrati in seguito all'impiego di metadone. (L.A.)Cancer. 2009 Nov 18.
Pagina pubblicata il 14 dicembre 2009