Più rischio di diabete quando si dice no al fumo
Smettere di fumare aumenterebbe il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, probabilmente a causa dell'aumento di peso che si verifica in vicinanza dell'interruzione. Si tratta dei dati di uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine, che aggiunge un ulteriore dettaglio alla conoscenza dei meccanismi alla base della correlazione tra fumo di sigaretta e incidenza della patologia diabetica.
Aric (Atherosclerosis Risk in Communities) questo l'acronimo dell'indagine prospettica che ha riguardato oltre 10 mila individui di mezza età che, al momento del reclutamento, non erano affetti da diabete.
Dopo circa nove anni di follow-up, 1.254 persone sono risultate diabetiche. In aggiunta, durante i primi tre anni di indagine, 380 individui hanno smesso di fumare.
Dopo opportune correzioni per età, razza, sesso, educazione, livelli plasmatici di lipidi e pressione sanguigna, negli individui in precedenza fumatori, in quelli che avevano appena smesso e in coloro che continuavano a fumare, l'incidenza di diabete è risultata significativamente più elevata rispetto ai non fumatori (hazard ratio = 1,22 ; 1,73 e 1,31, rispettivamente).
Ulteriori correzioni per variazioni di peso corporeo e conta leucocitaria hanno mostrato un'attenuazione del rischio di sviluppare la malattia diabetica. Infine, analisi a lungo termine hanno evidenziato che il rischio più alto si osserva dopo 3 anni (hr= 1,91) e che, da 0 a 12 anni, gradualmente decresce. (L.A.)
Diabete: quali sono le diete salutari
Ann Intern Med. 2010 Jan 5;152(1):10-7
Pagina pubblicata il 14 gennaio 2010