Lazio: Cisl Fp, rischio licenziamento per 3.000
Ben 3 mila persone che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. E' la difficile situazione in cui, a detta di Cisl Funzione Pubblica di Roma, verte la sanità laziale, mentre il sistema sanitario regionale "ha completamente abbandonato sia gli utenti che i lavoratori", accusa il sindacato in una nota. "E' completamente fuori controllo, da parte della Regione Lazio - incalza la Cisl Fp capitolina - la funzione di controllo che deve esercitare nei confronti degli imprenditori della sanità privata che continuano a minacciare licenziamenti". "Si prevedono, in questo determinante comparto per il soddisfacimento dei bisogni sanitari dei cittadini romani, licenziamenti per oltre 3.000 unità tra il personale addetto ai servizi assistenziali". Il sindacato richiama, al riguardo, le "strutture più rappresentative" sui cui aleggia il rischio 'sforbiciata' del personale: "Fondazione Santa Lucia 241 unità - fa i conti - Gruppo Tosinvest 401 unità, Valle Fiorita presidio San Filippo Neri 25 unità, Consorzio Ri.Rei 193 unità". Tagli che "si tradurranno in una riduzione netta di prestazioni sanitarie primarie per gli utenti. A questo disastro sociale perpetrato da una Regione assente dal punto di vista istituzionale - accusa ancora la Cisl Fp - si aggiunge l'ulteriore recente provvedimento che ha di fatto congelato il processo di stabilizzazione del personale precario della Regione Lazio. Una misura che coinvolge oltre 2.500 lavoratori, frutto anche di un lungo percorso di concertazione con le organizzazioni sindacali". L'appello che rivolge la Cisl nei confronti di tutte le forze politiche è quello di "assumersi le responsabilità degli atti che vengono adottati nei confronti della cittadinanza, per le ripercussioni sociali che i provvedimenti sopraindicati comporteranno in termini di servizi alle persone e alle famiglie dei lavoratori interessate dai licenziamenti". Il sindacato assicura che "attiverà immediatamente tutte le azioni necessarie ad impedire tali ripercussioni nei confronti dei lavoratori e dell'utenza.Pagina pubblicata il 13 gennaio 2010