Nessun pericolo epidemie esotiche da immigrati
Lo spettro di malattie insolite o esotiche portate in Italia da cittadini stranieri irregolari fa paura a qualcuno. Ma secondo un'indagine eseguita a Milano, dietro gli allarmi non c'è un reale motivo di preoccupazione. Insomma, la presenza degli immigrati non espone gli italiani a maggiori rischi di malattie. E' quanto emerge da una ricerca condotta dal Naga - associazione di volontariato che da 22 anni si dedica all'affermazione del diritto alla salute per tutti - in collaborazione con un gruppo di medici di medicina generale di Monza. Nel mese di ottobre 2009, tutte le diagnosi (974) effettuate su cittadini stranieri irregolari curati presso l'ambulatorio Naga di Milano sono state confrontate con 981 diagnosi relative a pazienti italiani di pari età che si sono rivolti ad ambulatori di medicina generale di Monza. "In ospedale, nelle camere di degenza o nelle sale d'attesa degli ambulatori medici, quando è presente un immigrato sono stato più volte avvicinato da pazienti italiani che, sottovoce, mi hanno chiesto: 'Dottore, non sarà pericoloso? Chissà quali malattie avrà. Chissà quali malattie ci trasmetterà'", racconta Guglielmo Meregalli, medico specialista in pneumologia e in allergologia e volontario del Naga. "Da richieste di questo tipo è nata l'idea di svolgere un confronto tra le patologie di 'noi' italiani e quelle dei cittadini stranieri irregolari che ogni giorno incontriamo al Naga. Un confronto - dice Meregalli - che ha permesso di raccogliere risultati di estremo interesse e che, ancora una volta, sfatano i pregiudizi più diffusi in questi ambiti". Dai dati raccolti, infatti, "possiamo affermare che complessivamente non ci sono differenze significative circa le patologie riscontrate negli stranieri irregolari e nei pazienti italiani", assicura.Pagina pubblicata il 25 gennaio 2010