Il cuore degli italiani acquista 15 anni di salute
Italiani con problemi cardiaci ad un'età sempre più avanzata. Lo rivela la Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe), il cuore inizia a perdere colpi intorno ai 70 anni.
Sembra che il cuore degli italiani batta senza dare disturbi fino all'età avanzata e non più intorno ai 55-60 anni come avveniva fino a qualche decennio fa.
A darne notizia sono i cardiologi riuniti a Verona per il congresso della SICGe.
In sintesi, nel giro di una cinquantina d'anni il cuore del Belpaese è più longevo di circa 15 anni. Un buon risultato che parte dagli anni '60, quando ancora il primo infarto si registrava in media tra i 55 e i 60 anni.
Secondo i cardiologi è un risultato "epocale" dovuto ad un mix di cause. Maggiore e migliore prevenzione delle malattie cardiovascolari, cure migliori e uno stile di vita più sano e controllato.
Il ritardare l'insorgenza dei disturbi cardiovascolari è fondamentale perché permette di allontanare l'arrivo del varie patologie correlate. Per fare un esempio, dal 1980 a nostri giorni le morti in meno sono state circa 42 mila.
Secondo i cardiologi, se si continua in questo modo, si potrebbe arrivare a quello che è il limite biologico calcolato dagli scienziati, cioè 120 anni.
Il parere degli esperti è che per arrivarci potrebbero bastare al massimo 20 anni.
29 giugno 2012